PEDEROBBA (TREVISO) – Un 43enne di Pederobba (Treviso) ha deciso di sposarsi una marocchina di 20 anni, che gli avrebbe promesso una vita felice a Roma. Lui allora si è licenziato dal lavoro e con i soldi della liquidazione (circa ottomila euro) ha fatto una lunga serie di acquisti per le nozze, compresi regali alla sua amata. Poi lei però si è tirata indietro, niente nozze, un mese prima del matrimonio.
Era il 23 ottobre 2012, giorno in cui scattò anche la denuncia per circonvenzione d’incapace. Ora la ragazza è finita a processo per rispondere dell’accusa, ma respinge ogni addebito sostenendo di aver deciso di troncare il rapporto dopo che lui le avrebbe detto: “Quando saremo sposati voglio fare sesso anche con tua madre e il tuo cane“.
La storia è raccontata da Giuliano Pavan sul Gazzettino, che spiega:
Una frase pronunciata con ogni probabilità per scherzo (almeno questo avrebbe sostenuto il diretto interessato), ma che avrebbe allarmato la donna, secondo la difesa, a tal punto da decidere di mettere fine a quel rapporto sentimentale. Secondo la parte offesa invece si sarebbe trattato soltanto di un piano studiato a tavolino per riuscire a svuotargli il conto in banca, come di fatto è accaduto.
Il processo, rinviato a metà aprile, oltre all’esame dell’imputata proseguirà con l’audizione di uno psicologo che avrà il compito di stabilire se la presunta vittima sia o meno “raggirabile”: in altre parole se abbia un deficit cognitivo tale da poter configurare l’ipotesi di reato contestato dalla Procura di Treviso, che ha chiesto e ottenuto che la giovane marocchina finisse a processo.
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