Treviso: il provveditore agli studi dice basta all’abbigliamento da spiaggia nelle scuole

Un paio di infradito, non tollerate nelle scuole trevigiane

Alt all’abbigliamento troppo estivo nelle scuole del trevigiano. Lo stop a bermuda, infradito e scollature eccessive è stato imposto da Maria Giuliana Bigardi, provveditore agli studi di Treviso. «Maestre e professori che vanno a scuola in ciabatte infradito da spiaggia o con un abbigliamento non consono al ruolo da dipendente pubblico che rivestono – ha dichiarato al quotidiano La Tribuna di Treviso – per me se ne possono anche stare a casa. Lo stesso vale per gli studenti per i quali, però, il buon esempio viene dalla cattedra».

Secondo il provveditore, il caldo non può dunque essere la giustificazione per abbigliamenti considerati indecorosi e poco consoni con l’ambiente scolastico. «Non esiste scusa secondo cui la gente arriva in classe in tanga o con scollature eccessive – ha dichiarato il provveditore – e dobbiamo essere un esempio per gli studenti ed è bene che anche a loro vengano imposti dei paletti sul decoro necessario per poter stare in classe». Non si ancora quale potrebbe essere la reazione degli studenti e dei professori delle scuole trevigiane al diktat del provveditore. Ma Maria Giuliana Bigardi ha comunque deciso di tirare dritta per la sua strada. «Servono esempi concreti e norme chiare per non lasciare spazio al caso, sul decoro. Chi non si adatterà ne pagherà le conseguenze».

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