Già a luglio, ricorda Capece, Simsig aveva tentato di buttarsi nel vuoto della tromba delle scale del Tribunale di Trieste, ma in quella occasione era stato bloccato dalla scorta della Polizia Penitenziaria. Giovanni Altomare, Segretario del Sappe per il Friuli Venezia Giulia, sottolinea come “purtroppo l’annosa e nota carenza di organico di Polizia Penitenziaria di circa trenta unità che interessa il carcere di Trieste, non consente di offrire un’adeguata e assidua sorveglianza a quei soggetti particolarmente inclini a gesti inconsulti. Il sovraffollamento di circa cento detenuti in più rispetto alla capienza consentita nel carcere di Trieste limita fortemente, nonostante gli sforzi, anche l’intervento di altre figure professionali deputate al sostegno morale e psicologico di tali soggetti”.
Trieste, Giulio Simsig si impicca in carcere: condannato per l’omicidio della ex