Polizia ferma 800 fucili. Da Turchia a triangolo Isis Europa

Trieste: fermato Tir di armi turco diretto in Belgio. Isis?
Trieste: fermato Tir di armi turco diretto in Belgio. Isis?

TRIESTE – La destinazione finale del carico era in quel triangolo geografico tra Belgio, Olanda e Germania. Triangolo geografico che sembra coincidere con una sorta di “triangolo Isis in Europa”, cioè le zone dove la rete di guerra dei terroristi è apparentemente più fitta. E il carico erano 800 fucili, ottocento fucili da guerra. Carico di morte che è stato fermato a Trieste dalle Forze dell’Ordine italiane.

Mentre si rincorrono notizie frammentarie di un ultimo blitz anti-terrorismo in Belgio, mentre le polizie di mezza Europa danno ancora la caccia ai due attentatori di Parigi sfuggiti (cresciuti in Belgio) a ogni tentativo di acciuffarli, un camion carico di armi da guerra proveniente dalla Turchia e diretto fra l’altro in Belgio è stato intercettato alla frontiera italiana di Trieste.

L’accelerazione della crisi siriana, i bombardamenti di Russia e Francia alle postazioni strategiche dello Stato islamico, consigliano la massima prudenza perché Isis, se perde con un nemico più forte sul suo territorio, non rinuncia ed anzi incoraggia ad esportare il conflitto in Europa. E il confine turco è il più permeabile alle infiltrazione di uomini e armi del Califfato.

Un camion carico di armi. Si tratta di un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, scoperto e sequestrato dalla Guardia di Finanza e dalle Dogane al Porto di Trieste. Le armi da guerra erano trasportate, senza autorizzazioni, da un autoarticolato olandese condotto da un cittadino turco.

Il carico era composto da 781 fucili a pompa modello “Winchester SXP” da 12-51 cm, 66 fucili a pompa “Winchester SXP” da 12-41 cm. e 15 calci per fucile. Il Tir era sbarcato a Trieste il 23 novembre scorso. Le armi erano contenute in centinaia di scatole di cartone, ciascuna delle quali contenente un fucile a pompa, tutte dirette in Belgio.

I controlli con lo scanner della Guardia di Finanza. Data la particolarità del carico, la sua provenienza e la destinazione, le Fiamme Gialle e i funzionari doganali hanno voluto approfondire la documentazione. Sebbene non vi fossero irregolarità di tipo doganale, non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza per il trasporto. La normativa infatti, prevede che prima di iniziare il trasporto, anche se non destinato al territorio nazionale, esso debba essere autorizzato dall’Autorità di Ps.

Tutto il Tir è stato sottoposto ieri ad analisi ‘scanner’, per escludere l’ipotesi della presenza di altre armi nascoste. E’ quindi scattato il sequestro, su richiesta della Procura della repubblica di Trieste, con la denuncia del titolare dell’azienda turca produttrice, per la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

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