PORDENONE – Giosuè Ruotolo può aver ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza come pegno d’amore per la sua fidanzata, Rosaria Patrone? Sembra solo una suggestione ma è l’ipotesi avanzata da Giallo, settimanale specializzato in casi di cronaca nera (specialmente quelli irrisolti). Il caso di cui si parla è quello della coppia di giovani fidanzati uccisi a Pordenone lo scorso marzo. Ancora non ci sono certezze su questo duplice omicidio, ma l’unico indagato è al momento proprio Giosuè Ruotolo. Ex commilitone e ex coinquilino di Trifone e, insinua qualche voce maligna, forse anche segretamente innamorato del militare originario della provincia di Bari.
L’ipotesi di Giallo è stata ripresa dal sito Ultime Notizie Flash, che dà ampio spazio al giallo di Pordenone:
Dal settimanale Giallo, in edicola da oggi, le ultime news sul caso. Giosuè Ruotolo potrebbe aver ucciso Trifone e Teresa come pegno d’amore nei confronti della sua fidanzata. La chiave del giallo potrebbe essere in un profilo Facebook che la ragazza aveva creato sotto falso nome”.
Giosuè e Rosaria erano e sono una coppia molto particolare. Il coinquilino Sergio racconta agli inquirenti: “La mia fidanzata Annalisa, chattando con la sorella di Rosaria, ha saputo che quest’ultima aveva un ematoma alla testa. Questo ematoma era la conseguenza di una violenza o di una molestia sessuale. Poi ho anche capito che Giosuè e Rosaria non sono persone affidabili, né credibili, in quanto per qualsiasi cosa c’erano delle versioni discordanti. Una volta Giosuè mi disse che Rosaria era stata ricoverata per un infarto… Due o tre giorni dopo, però, la mia fidanzata era venuta a sapere che Rosaria stava sostenendo un esame all’università… Non ho mai capito come due o tre giorni prima Giosuè potesse rimanere al telefono e piangere per la salute della fidanzata e poi comportarsi come se avese avuto una banale influenza».