Triturare marchio Costa Concordia, far sparire oggetti e arredi. Ma sarà mercato nero

Triturare marchio Costa Concordia, far sparire oggetti e arredi. Ma sarà mercato nero
Triturare marchio Costa Concordia, far sparire oggetti e arredi. Ma sarà mercato nero

ROMA – Triturare marchio Concordia: far sparire oggetti e arredi. Ma sarà mercato nero. Ogni traccia del relitto più famoso del mondo dovrà essere cancellata: mobili, arredi, tappezzeria, suppellettili, oggetti vari con il marchio Costa Concordia finiranno frantumati e ridotti in briciole nell’impianto di triturazione del cantiere di Genova Voltri. E’ quanto ha deciso la casa madre Carnival, intenzionata a stroncare sul nascere qualsiasi mercato di “memorabilia” del tragico naufragio. Niente deve ricordare questa pagina oscura, la memoria, per quanto possibile, deve essere rimossa.

Il rischio ora è l’inevitabile caccia ai cimeli superstiti, l’affermarsi di un mercato nero di quanto sfuggito al trituratore se non è stato già occultato prima. Le fasi di stoccaggio e demolizione, affidate alla Ship Recyling, procedono secondo i piani prestabiliti: per dire, le 50mila tonnellate di acciaio recuperate dallo scafo sono state divise in 15mila blocchi pronti per essere assegnate alle ditte appaltatrici che per 270 euro a la tonnellata si occuperanno del riciclo.

Ma i pezzi forti sono già nel mirino dei collezionisti che non si accontentano di ciò che è già in offerta su e-Bay: si tratta di oggettistica varia riferibile a navi di Costa Crociere ma non della Concordia. “I veri collezionisti cercano ben altro: argenteria punzonata, vasellame, strumentazioni di bordo, decorazioni o pezzi di arredamento” (Corriere della Sera).

Il pezzo più pregiato, per esempio, è stato trafugato quasi subito, il 15 marzo 2012. Si tratta della campana di bronzo della nave, il cui attuale proprietario è sconosciuto: se una campana storica vale intorno ai 4mila euro, questa, originale della Concordia, potenzialmente non ha prezzo.

Altre scomparse alimenteranno il mercato nero a dispetto del trituratore: un furto nei magazzini di Talamone, il sospetto che i 4 sub a caccia di souvenir intorno al relitto e cacciati dal Giglio non siano un caso isolato.

 

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