ROMA, 30 AGO – ''Con la provvista sottratta al fallimento, ha acquistato un elegante appartamento in zona residenziale e non ha esitato a porre in essere condotte infedeli, a tradire la fiducia dei giudici, a calpestare la fiducia dei cittadini, a sopprimere atti processuali''.
Cosi' scrive il tribunale del Riesame di Roma che ha negato al commercialista Federico Di Lauro la scarcerazione in relazione ad una vicenda legata ad truffa da 35 milioni di euro a danni di vip romani. L'uomo e' il marito dell'attrice cinese Xiao Dong Mei, che si trova attualmente agli arresti domiciliari.
Nelle motivazioni, il Riesame fa suo quanto stabilito dal Gip Massimo Battistini nell'ordinanza di arresto. Siamo in presenza, a detta del tribunale, di una ''persona socialmente pericolosa, dedito ad attivita' criminose assai gravi perduranti nel tempo e suscettibili di reiterazione''.
Il Riesame aggiunge che ''nei confronti di un soggetto contraddistinto da una personalita' cosi' negativa ed inquietante non puo', allora, formularsi una prognosi favorevole circa la capacita' di rispetto delle prescrizioni connesse ad una misura eventualmente gradata. Per tanto, quanto meno allo stato, deve concordarsi con la scelta fatta dal Gip, nel senso di applicare al ricorrente la misura di massimo rigore''. Di Lauro e' accusato di aver fraudolentemente intascato un rimborso Iva di 400 mila euro, richiesto da una societa' fallita nel 1999 e per la quale era stato nominato curatore fallimentare.