Truffa dell’acqua, dei finti impiegati, del…gelato: come difendersi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2015 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA
Truffa dell'acqua, dei finti impiegati, del...gelato: come difendersi

Truffa dell’acqua, dei finti impiegati, del…gelato: come difendersi

ROMA – I falsi tecnici dell’acqua che entrano in casa con la scusa di fare riparazioni e derubano i malcapitati proprietari della casa, soprattutto gli anziani. O ancora la truffa del gelato, con la donna con bimbo a seguito che prima ti urta e ti macchia la giacca e poi con la scusa di pulirla ti sottrae il portafoglio.

E ancora i finti impiegati di banca o delle poste, i falsi incidenti e la richiesta di indicazioni stradali con furto di collana come effetto collaterale: queste sono solo alcune delle truffe più comuni in cui tutti noi e i nostri cari possiamo incorrere ogni giorno.

La Nuova Ferrara riporta una guida con i consigli dei carabinieri per fare attenzione alle truffe:

Attenti ai finti tecnici dell’acqua: il trucco è quello di due o più persone, tra le quali potrebbe esservi anche una donna, solitamente nelle ore mattutine, si presentano presso le abitazioni delle vittime prescelte, residenti in zone decentrate, spacciandosi per dipendenti di società dell’acqua (a volte mostrano frettolosamente dei finti tesserini) e, con la scusa di perdite improvvise verificatesi nelle condotture della zona e, quindi, anche dell’abitazione, convincono gli anziani a depositare, “al sicuro”, per la possibile presenza di mercurio, i soldi e gli oggetti preziosi nel “frigorifero”.

Fingendo di effettuare il controllo della casa, mentre uno di loro distrae le vittime, l’altro o gli altri si impossessano di quanto precedentemente riposto nel frigorifero. Subito dopo si danno repentinamente alla fuga a bordo di un’autovettura parcheggiata nelle adiacenze. Non fate entrare estranei in casa e chiamate subito un familiare o una persona di fiducia.
Attenti anche ai finti impiegati di banca o delle poste: alcuni tipi di truffa e furti hanno come condizione iniziale che la vittima sia appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi. Succede spesso che una persona anziana dopo aver eseguito un prelievo di denaro venga seguita da qualcuno che, poco dopo, gli si presenta come funzionario di banca o delle poste. In genere il finto funzionario suona al campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore e che è necessario verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli li sostituisce con banconote false o fogli di carta andandosene subito dopo con una scusa. Per questo, bisogna sapere che nessun funzionario di banca o delle poste può recarsi a casa di persone per controllare le banconote o i numeri seriali.
C’è anche la truffa del gelato o del caffè sulla giacca: ancora più diffusa e più vecchia è la truffa del gelato o del caffè sulla giaccia. Sono nella maggior parte dei casi, donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il gelato o il caffè in mano che urtano la persona facendoglielo cadere sulla giacca. Poi con la scusa di ripulire la giacca, la fanno sfilare rubando il portafogli.
Furto della collana con la scusa di ringraziare la persona per le indicazioni stradali fornite: nel gruppo di malfattori vi sono due o tre persone, fra le quali almeno una donna, a bordo di un’autovettura. Fermano l’anziano/a per strada dopo aver notato che indossa una collana di oro e, con la scusa di chiedere informazioni per raggiungere con urgenza una determinata località o via cittadina, dopo aver ricevuto le indicazioni del caso, fingendo riconoscenza nei confronti del/la malcapitato/a di turno, con mossa repentina gli mettono al collo, dicendo di regalargliela, una collana di bigiotteria di scarso valore economico sfilandogli, nel contempo, quella di oro e dandosi subito alla fuga.
Falso incidente: di solito la truffa avviene in una via particolarmente trafficata e magari anche molto stretta. Venite incrociati nel senso di marcia opposto al vostro da un’auto dalla quale, nel momento di massima vicinanza, udite venire un colpo. Il conducente dell’altra macchina si ferma subito e vi contesta che avete invaso la corsia e danneggiato il suo specchietto retrovisore. Fate attenzione perché alcuni truffatori provocano artificiosamente il rumore e poi vi fanno vedere lo specchietto rotto. Naturalmente, invece di una normale denuncia o CID, chiedono un rimborso di denaro, di solito 100-200 euro, con la scusa che ve la potete cavare con pochi soldi senza aumento di assicurazione. Se avete dei dubbi insistete per farvi firmare il CID e chiamate i carabinieri in caso di rifiuto.
Falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap: si presentano alla porta di casa di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas o della luce etc.. In realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altri oggetti di valore. Ricordatevi che prima di eseguire dei controlli nelle case gli Enti affiggono avvisi nel palazzo o nella zona. Per quanto attiene alle persone che suonano alla porta, spacciandosi per funzionari di società o enti di servizi, è importante farsi dare gli estremi: nome, cognome e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare. Se ciò non bastasse o non fosse possibile, chiamate il numero di pronto intervento 112 (NUE -Numero Unico Europeo)”.