Truffa all’erario per 13 milioni di euro, a Caserta denunciate 9 persone

Emettevano fatture per operazioni inesistenti e utilizzavano false lettere di intento riuscendo a truffare l’erario per oltre 13 milioni di euro. E’ quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Caserta che, a conclusione di accertamenti in alcune ditte di import ed export di bevande, ha denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nove persone con l’accusa di associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e reati finanziari.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, il sistema di frode architettato e attuato consentiva di immettere sul mercato bevande a prezzi concorrenziali, evadendo il pagamento dell’iva pari al 20% del costo del prodotto, il tutto ai danni delle casse dell’Erario e delle aziende concorrenti. L’indagine è stata avviata dopo il sequestro preventivo di un notevole quantitativo di bevande in un deposito di una società di Sparanise (Caserta), operante nel settore della vendita all’ingrosso di bibite anche alcoliche.

Il sequestro è stato disposto a seguito della discordanza tra il luogo di consegna riportato e la ditta destinataria indicata sui documenti di trasporto, esibiti dal vettore incaricato della spedizione. Le fiamme gialle accertarono che l’amministratore della predetta società, con collaborazione e consulenza di un commercialista della provincia di Caserta, aveva costituito quattro ditte individuali, intestate a soggetti originari della provincia di Napoli nullatenenti, tutte con sede legale amministrativa negli Uffici dello stesso commercialista.

Attraverso le quattro imprese commerciali fittizie, la società di Sparanise, è riuscita a creare un credito di imposta inesistente, nonché un plasfond necessario per acquistare indebitamente merce in esenzione d’iva.

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