Truffa frati francescani, broker Leonida Rossi s’è suicidato

Truffa frati francescani, broker Leonida Rossi s'è suicidato
(Foto d’archivio)

MILANO – Leonida Rossi, il broker italo-svizzero di 78 anni indagato dalle Procure di Milano e di Lugano per un ammanco da 20 milioni di euro dalle casse dell’Istituto dei frati minori francescani, si è suicidato. Rossi è una delle persone perquisite durante le ispezioni di mercoledì 25 novembre. E’ stato trovato impiccato nella sua villa di Lurago d’Erba, in provincia di Como.

A Leonida Rossi, accusato di truffa in Svizzera, e di abusiva attività finanziaria e reimpiego di proventi illeciti in Italia, sono stati sequestrati anche beni mobili e immobili per quasi 5 milioni di euro.

 

Il broker finanziario era accusato di una truffa arrivata a toccare 20 milioni di euro ai danni dell’Ordine dei frati minori francescani. A sporgere denuncia era stata la Curia generale dei frati minori francescani.

Secondo l’accusa Leonida Rossi avrebbe ricevuto nel nel tempo dall’ex economo dell’Ordine dei frati minori somme fino a 20 milioni di euro, per investirle in Svizzera a tassi di interesse (aveva assicurato) non inferiore al 12 per cento. Rossi avrebbe corrisposto inizialmente alcune somme come interessi, poi, secondo la denuncia dei francescani, non avrebbe restituito né capitale, né interessi, determinando in tal modo l’ammanco nella cassa dell’Ordine dei frati minori.

Sulla vicenda indaga anche la procura di Milano che ha disposto perquisizioni presso la società Anycon, riconducibile a Rossi, e le case di alcuni frati, per ricercare documenti.

Nella stessa inchiesta sono indagati tre ex economi dell’ordine e cioè Giancarlo Lati, Renato Beretta e Clemente Moriggi (tutti rimossi). I tre religiosi, anche loro perquisiti, non avrebbero tratto beneficio personale dalla vicenda, ma avrebbero impiegato i fondi della cassa dell’Ordine secondo modalità non autorizzate.

 

 

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