La truffa ai Parioli di Roma: spunta l’ipotesi di riciclaggio

ROMA – Per Gianfranco Lande, l’operatore finanziario della societa’ Egp-Italia, ritenuto la ”mente” della truffa a vip, aristocratici, ex calciatori e notabili, a Roma, sembra profilarsi ora, e non solo per lui, anche un’iscrizione nel registro degli indagati per riciclaggio. Lo sviluppo della posizione dell’indagato, detenuto dal 24 marzo insieme con altre quattro persone, scaturirebbe dal caso dell’investimento, 14 milioni di euro, fatto dal clan dei Piromalli, dietro il quale, per gli inquirenti, si potrebbe prospettare proprio un’attivita’ finalizzata alla pulizia del danaro di provenienza illecita.

E tale sospetto ha già portato all’iscrizione, per riciclaggio, del mediatore finanziario forlivese Matteo Cosmi, gia’ in rapporti con Flavio Carboni a proposito degli interessi legati all’eolico da parte di un comitato d’affari finito sotto inchiesta per la cosiddetta P3. Cosmi e’ considerato il tramite tra i Piromalli, Lande ed alcuni suoi collaboratori. Dei 14 milioni investiti, Lande ne avrebbe restituito sei. Il fronte riciclaggio, ed in particolare il ruolo svolto da brooker di Forli’, è uno degli aspetti che l’inchiesta del pm Luca Tescaroli.

Oggi, nel corso di un summit con l’aggiunto ed il generale della guardia di finanza Leandro Cuzzocrea, e’ stato fatto un punto della situazione e definite le prossime fasi dell’inchiesta. Intanto il tribunale del riesame si e’ riservato di decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata da uno dei cinque arrestati, Roberto Torregiani. .

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