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Truffe vip, Dong Mei: “Ho agito in buona fede”

di Lorenzo Briotti |5 Agosto 2011 23:33

ROMA – E’ stata interrogata questa mattina dal gip del tribunale di Roma Maria Agrimi l’attrice e modella cinese Dong Mei Xiao, finita ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta di una mega truffa che ha fruttato oltre 35 milioni di euro ai danni di personaggi della cosiddetta ‘Roma bene’. La donna ha voluto rispondere alle domande del giudice, mentre ieri il marito, il commercialista Federico Di Lauro che e’ recluso nel carcere di Regina Coeli, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere.

Dong Mei ha spiegato al giudice di avere sempre agito “in buona fede” e di non essere a conoscenza di “eventuali azioni illecite commesse da persone o societa’”. La donna, che e’ difesa dagli avvocati Giuseppe Di Noto e Francesco Grusovin, deve rispondere di riciclaggio per una somma di denaro transitata dal suo conto corrente e da quello di suo fratello. Secondo quanto riferito dai legali, la donna era visibilmente provata a seguito dell’intera vicenda. L’interrogatorio e’ durato circa un’ora, durante la quale Dong Mei ha cercato di dare spiegazioni su quanto le viene contestato. Ha inoltre ribadito di essere autonoma economicamente e benestante, e’ infatti parente di un parlamentare cinese. I suoi difensori hanno chiesto al gip di revocare la misura dei domiciliari e in secondo ordine di avere la possibilita’ di assistere il figlio di 7 anni. I legali hanno inoltre annunciato che chiederanno la scarcerazione anche al Tribunale del riesame.

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