Truffe all’Inps, una lettrice racconta: “Mio padre morto, la pensione la prendeva un impiegato del Comune”

ROMA – La pensione di invalidità quando in realtà si gode di ottima salute; l’assegno sociale a chi in realtà ha tre macchine in garage. Piccole e grandi truffe molto frequenti, basta vedere i numeri che emergono da un’indagine della Guardia di Finanza: 4400 persone indagate per truffa all’Inps, un giro da 48 milioni di euro. Il tutto solo nei primi sette mesi dell’anno. Storie di ordinaria truffa che molti conoscono, come una nostra lettrice, Cecilia, che ha commentato così su Blitz Quotidiano la sua diretta esperienza:

“Io sono stata una delle prime persone a segnalare le truffe all’Inps. Oltre dieci anni fa scoprii che la pensione diretta del mio defunto papà adottivo era ancora in pagamento nonostante lo stesso Istituto Inps erogasse la pensione reversibile alla coniuge superstite. Lavorando nel sociale e in veste di onesta cittadina mi sentii in dovere di portare a conoscenza del caso i Carabinieri e la Guardia di Finanza, nel frattempo feci il certificato di morte e lo inviai assieme alla mia missiva al Direttore Generale dell’INPS a Roma.

In seguito appurai che tale pensione categoria SO la riscuoteva da oltre diciannove anni un impiegato del Comune che aveva la residenza presso i miei genitori adottivi. Loro, quando stavano benino, gli diedero la delega alla riscossione. Mi chiedo: nessuno sa che se si eroga la pensione di categoria SO (reversibile) ciò vuol dire che l’intestatario della pensione diretta è deceduto? Eppure si continua ha pagare i morti, pardon, i vivi compiacenti.

Pertanto, come ho avuto modo più volte di far notare, prima di assumere il personale negli svariati Enti, meglio fare una seria e precisa selezione, in modo da assumere in ogni Ente le persone più dotate anziché assumere i raccomandati che puntano solo ad arraffare lo stipendio. Lo stesso dicasi per gli invalidi: consiglio dettagliate indagini anche sul Gargano in quanto esistono svariati falsi invalidi che riscuotono anche più pensioni mentre a chi realmente spetta il diritto non danno nulla. Non è giusto”.

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