Tutor e Autovelox non tarati, la multa è nulla. Anche se infrazione è palese

Tutor e Autovelox non tarati, la multa è nulla. Anche se infrazione è palese
Tutor e Autovelox non tarati, la multa è nulla. Anche se infrazione è palese

PIACENZA – Anche se l’infrazione al codice della strada è palese, le multe sono da annullare. Motivo? I tutor sono fuorilegge. L’ultima conferma arriva con un ricorso presentato da Angelo Scavone, avvocato bolognese di 61 anni ed ex assessore al Traffico della giunta Imbeni. I tutor dell’A1 lo hanno beccato almeno tre volte mentre sfrecciava a 160/170 km orari tra Modena, Lodi e Piacenza. Le multe di 133,92 euro moltiplicate per tre (184 dopo i 60 giorni) più nove punti decurtati dalla patente, sono state contestate dall’avvocato e il giudice di pace gli ha dato ragione.

 

Tutto nasce da una sentenza della Corte Costituzionale del 2015 che ha stabilito una volta per tutte: “Tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura”. A quella si è appellato l’avvocato bolognese. Morale della favola? Se la taratura degli apparecchi non è certificata, la sanzione è nulla.

Rita Bartolomei per Quotidiano.net è andata a chiedere spiegazioni al segretario nazionale della Conferenza giudici di Pace, Luigi Vingiani:

“Controllo a cadenza almeno annuale – dice – Da quando è entrata in vigore la sentenza, mi saranno capitati almeno un migliaio di ricorsi, quasi tutti sui tutor. Mai visto un prefetto portare la documentazione della taratura. La risposta standard? Che non serve. Sia chiaro, non è che difendiamo i cittadini scorretti, noi applichiamo la norma. Se ci dicono che la taratura non è necessaria o non ce la portano, il ricorso dev’essere accolto”.

La questione si complica esponenzialmente perché la pronuncia della Corte Costituzionale è retroattiva. Che succede allora se chi ha perso la patente a colpi di tutor presenta ricorso?

“Non lo sa nessuno. A me un caso del genere non è ancora successo, non ho notizia che sia accaduto ai colleghi. Potrebbe capitare, lo affronteremo”.

Ma la domanda sorge spontanea. Perché le prefetture non portano a processo le prove delle certificazioni? Secondo quanto spiega la Polizia Stradale a Quotidiano.net

“Probabilmente è un problema di coordinamento. Noi sicuramente forniamo tutti gli elementi che servono. Certo, per la taratura della velocità media misurata dal tutor, il problema è più complesso. Il documento non è unico ma composto da tanti elementi. Forse la difficoltà sta proprio qui. La sentenza ha affermato un principio. Come poi si debba fare nel concreto non è scritto da nessuna parte. Per questo il ministero dei Trasporti sta preparando dei decreti per sanare la parte amministrativa. Non esiste una normativa nazionale o internazionale che preveda come debbano essere tarati questi dispositivi”.

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