Tutti i bonus per la casa del 2023: ristrutturazioni, pannelli fotovoltaici, acqua potabile…

Oltre alle modifiche al Supebonus, gli ultimi interventi normativi hanno confermato tutte le agevolazioni per gli immobili.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2023 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
bonus casa 2023

Tutti i bonus per la casa del 2023: ristrutturazioni, pannelli fotovoltaici, acqua potabile… (foto ANSA)

Diversi bonus per la casa sono stati prorogati anche per il 2023, anche se – in alcuni casi – con delle modifiche. Cambiano, ad esempio, il Superbonus e il bonus arredi. Restano la detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche e quella per gli immobili a risparmio energetico.

Superbonus, le nuove regole

Dal primo gennaio è andato in pensione il 110% generalizzato. Per i condomini la detrazione scende al 90%, a meno che l’assemblea non abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas non sia stata presentata entro il 31 dicembre, o abbia deliberato dal 19 al 24 novembre 2022 ma presentando la Cilas entro il 25 novembre.

Il Superbonus 110% vale ancora, fino al 31 marzo 2023, per le case unifamiliari (le cosiddette villette) nelle quali al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Al di là dell’avanzamento dei lavori, poi, le villette prima casa il cui proprietario abbia un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 euro possono usufruire del bonus al 90% fino al 31 dicembre 2023.

Gli altri bonus per la casa validi nel 2023

Il bonus ristrutturazione c’è anche nel 2023: consiste in una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 96mila euro. Per accedere all’agevolazione gli interventi sui singoli immobili devono essere di manutenzione straordinaria e non solo di mantenimento in buono stato. Gli interventi condominiali, invece, possono essere anche di manutenzione ordinaria. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Rimane in vigore anche il Sismabonus. Se ne può usufruire se gli interventi di manutenzione servono a migliorare la staticità degli edifici e a ridurre il rischio sismico. Gli immobili devono trovarsi nelle zone sismiche 1,2 e 3. La detrazione sale fino all’80% quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi.

Confermato per il 2023 anche l’Ecobonus: comprende tutti i lavori volti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici. La detrazione base è al 65%. Tra i lavori che rientrano nell’agevolazione ci sono la sostituzione delle vecchie caldaie, l’installazione di termovalvole intelligenti, gli interventi di domotica che portano a un risparmio energetico. Detrazione del 50% per le tende e gli altri elementi oscuranti. Nel 2023 si può usufruire anche del taglio dell’Iva del 50% se si compra un immobile in classe A o B: l’agevolazione vale se si acquista da imprese o da fondi immobiliari.

Per quest’anno è confermato anche il bonus al 50% per i pannelli fotovoltaici: vale sia per le nuove installazioni sia per il potenziamento di quelle esistenti. L’agevolazione vale anche per le batterie da abbinare ai pannelli per aumentare l’autoconsumo.

La Legge di Bilancio ha prorogato, per chi effettua interventi di ristrutturazione, la detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Ha rivisto, però, il tetto di spesa: rispetto ai 10mila del 2022 è stato portato a 8mila (inizialmente era previsto un calo a 5mila euro).

Dai giardini all’acqua potabile

C’è ancora il bonus verde. Consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La Manovra ha confermato la detrazione al 75% per gli interventi con cui abbattono le barriere architettoniche in edifici già esistenti. Vale, ad esempio, per l’installazione di ascensori, pedane, montascale e per tutti i lavori che migliorano l’accessibilità e la mobilità all’interno degli edifici. 

Prorograto inoltre per il nuovo anno anche il bonus acqua potabile: con l’obiettivo di ridurre il consumo di contenitori di plastica, prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

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