Uccisa in metro a Roma, Doina dal carcere: “Pagherò la tomba di Vanessa”

FIRENZE – ''Quanto tornero' nel mondo il mio primo appuntamento sara' nuovamente con la morte: la prima cosa che faro' sara' andare al cimitero di Prima Porta sulla tomba di Vanessa. Lo devo, lo voglio, voglio stare vicina al mio angelo custode,a cui un destino tragico mi ha unita per sempre''. Cosi' scrive Doina Matei, che il 26 aprile 2007 uccise con un colpo di ombrello Vanessa Russo nella metropolitana di Roma, in un racconto con cui si e' classificata terza tra i narratori al premio Emanuele Casalini riservato agli scrittori detenuti.

A darne notizia, riportando un estratto del racconto, e' Repubblica nell'edizione di Firenze, citta' dove lunedi', nel carcere di Sollicciano, si terra la cerimonia conclusiva del premio.

Doina Matei nel racconto scrive di quelli che erano i suoi progetti quando aveva 16 anni – tanti quanti ''gli anni di galera che devo scontare'' – finiti poi il 26 aprile 2007, quando il ''sogno e' andato in fumo. Senza sapere nemmeno io come e perche', una ragazza della mia eta' e' morta a causa mia. Non lo volevo questo, non era mia intenzione, non volevo la morte di nessuno io, ma e' successo e devo pagare'', tra ''queste mura'', nella ''mia coscienza con un rimorso che non mi abbandonera' mai. Ecco, ha senso fare ancora dei progetti dopo che la vita mi ha sbattuto in faccia che i sogni non si avverano? Sognavo una casa per i miei figli e mi sono ritrovata in carcere, con tutta l'opinione pubblica contro, chiamata con disprezzo 'la prostituta rumena' senza nessuno ad ascoltare il mio grido di dolore'', ''il mio pentimento per quella giovane vita che se ne e' andata, senza nessuno a credere che non volevo uccidere, che non sono malvagia''.

Doina scrive poi che quando tornera' nel mondo ''andro' a cercarmi un po' di silenzio'', ''tornero' a guardarmi nello specchio'', andra' a pregare sulla tomba di Vanessa. ''Quando tornero' nel mondo – aggiunge – probabilmente faro' una cosa sola, quello per cui sento che Dio mi ha portato su questa Terra: continuero' a fare la mamma dei miei bambini''.

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