Uccise conigli a martellate in classe: professore di biologia licenziato farà ricorso

Un professore di biologia dell’Istituto tecnico Molinari di Milano è stato licenziato in tronco prima di Natale per aver ucciso a martellate due conigli durante una lezione ‘biologia umana’. Il fatto è accaduto nell’autunno del 2009, quando il docente Carlo Rando, portò in classe quattro conigli-cavie destinati alla lezione. I conigli avrebbero dovuto essere già morti, ma due di essi davano ancora segni di vita, così il professore li finì con due martellate al cranio.

Le versioni sull’accaduto sono differenti: i ragazzi che hanno denunciato l’episodio al Garante degli animali sostengono che i due conigli fossero ancora vivi, e che tentarono la fuga nella classe, suscitando le risate di alcuni alunni e lo spavento di altri. Il docente invece sostiene che dei quattro roditori, acquistati in macelleria, solo uno presentava degli spasmi respiratori: “Non c’era niente da fare, ho dovuto finirlo come si fa in campagna, due colpi secchi sul cranio. E basta”.

Il provveditore Giuliana Pupazzoni inviò lo scorso ottobre due ispettori al Molinari, per un’indagine che si è protratta fino alla metà di novembre, che contestarono a Rando la vicenda, il quale preferì inviare una memoria scritta piuttosto che presentarsi di persona per difendersi. Così la Pupazzoni ha notificato al docente il licenziamento, che fa rifermento al nuovo codice di disciplina introdotto dal decreto Brunetta.

Rando, due lauree e specializzato quattro volte, dapprima si mostrò sorpreso per la denuncia del Garante degli animali di Milano al provveditore  e della Lav (lega anti-vivisezione) alla Procura, ma ora a licenziamento avvenuto ha così commentato: “Se per difendere un coniglio si massacra una persona, discutiamone. Saranno contenti gli animalisti che hanno fatto licenziare un professore dopo trent’anni di onesto lavoro”.

“Farò ricorso al magistrato del lavoro, perché le azioni legali dell’ufficio scolastico provinciale arrivano fuori tempo e fuori regola”, ha aggiunto Rando, che non mostra ripensamenti sull’esperienza di laboratorio che ha tenuto nonostante i divieti del Ministero dell’Istruzione: “La legge dice che, se necessario, questa pratica è consentita. E lo era, visto che si trattava di una lezione di biologia umana. In più la dissezione di animale morto – e ribadisco morto – era autorizzata dal consiglio di istituto”.

Ben diversa l’opinione della Lav, la Lega antivivisezione:  ”Ben prima di questo episodio, la Lav aveva invitato diverse volte il professor Rando a preferire metodi incruenti per le lezioni di anatomia, quali plastici, video o programmi al computer”, scrive l’associazione alla quale si erano rivolti una anno gli studenti di un istituto milanese dopo l’episodio. ”La Lav prende atto del licenziamento del professor Carlo Rando da parte dell’ Istituto tecnico Molinari di Milano, avvenuto in seguito a un’ispezione dell’Ufficio Scolastico Regionale – afferma l’associazione -. Le motivazioni del provvedimento non sono state ancora rese pubbliche. Il professore era stato tuttavia denunciato dalla Lav per violazione dell’articolo 544 bis del Codice penale (uccisione di animali senza necessità), in seguito alla soppressione di due conigli durante una sua lezione di anatomia”.

”La visione di atti di violenza come l’uccisione dei due animali – scrive ancora la Lav – è fortemente diseducativa e da tempo gli psicologi mettono in guardia sui potenziali danni arrecati ai ragazzi da questo tipo di esperienze”

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