Uccise il padre violento per difendere la madre: condannato a 25 anni di carcere

I giudici della Corte d’assise di Teramo hanno condannato a 25 anni di reclusione per omicidio volontario il 48enne di Silvi accusato di aver ucciso il padre 73enne. Ucciso al culmine di una lite nella notte tra il 13 e il 14 giugno del 2019. La Corte ha aumentato di un anno la condanna a 24 anni chiesta dal pubblico ministero che ha sempre sostenuto l’ipotesi dell’omicidio volontario. Al contrario, ricorda il sito di informazione emmelle.it, l’avvocato legale dell’imputato, sosteneva che la morte fosse conseguenza di una caduta accidentale nel corso della lite. Lite scoppiata quando l’allora 46enne era intervenuto a difesa della madre.

La versione dell’uomo e la morte del padre

Nell’interrogatorio davanti al Gip, a suo tempo, l’uomo aveva ribadito la sua versione dei fatti, spiegando di essere intervenuto quando aveva visto il padre aggredire per l’ennesima volta la madre 76enne, afferrandolo per il collo e ingaggiando con lui un corpo a corpo nel corso del quale l’uomo aveva sbattuto più volte la testa sul tavolino del tinello. Di fronte alle richieste della pubblica accusa, la difesa aveva invocato l’eccesso colposo di legittima difesa oppure, in subordine, l’omicidio preterintenzionale.

Gestione cookie