Uccise ladro nel suo podere, condannato a 17 anni

Uccise ladro nel suo podere, condannato a 17 anni
(Foto d’archivio)

CATANIA – Sparò ad un giovane che aveva scavalcato il recinto del suo podere per rubare degli attrezzi da lavoro: condannato a 17 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario. E’ la storia di Giuseppe Caruso, agricoltore siciliano di 70 anni. Ma ricorda molto anche un’altra storia, più recente: quella di Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda (Milano) accusato di omicidio volontario per aver sparato e ammazzato un giovane romeno sorpreso a rubare nella sua villetta.

La sentenza di oggi è stata emessa dalla prima Corte di Assise di Catania e si riferisce ad un fatto avvenuto il 26 aprile del 2013. Quella notte Caruso sentì degli strani rumori prevenire dal suo appezzamento terreno di Puntalazzo, nel Comune di Mascali. Quando vide il giovane, Roberto Grasso, 27 anni, gli esplose addosso tre colpi di pistola al torace. Grasso morì poco dopo il trasporto in ospedale.

 

Il pubblico ministero Alessandro La Rosa aveva chiesto la pena di 21 anni di carcere. La difesa di Caruso, che è agli arresti domiciliari, ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa e dell’uso legittimo delle armi. Nel processo si sono costituiti come parte civile il figlio, i genitori e i fratelli della vittima.

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