Ucciso a Foggia, la suocera confessa: "Ma ho fatto bene, lo meritava"

FOGGIA, 23 GIU – ''Anche se andro' in carcere sono contenta, se lo meritava''. Ha detto piu' o meno cosi' Lucia La Lumera, la donna di 53 anni arrestata dalla polizia a Foggia con l'accusa di aver ucciso, ieri pomeriggio, a colpi di pistola l'ex genero Giovanni Battista Buono, di 43 anni.

La donna ha confessato ed e' accusata di omicidio premeditato, porto di pistola, spari in luogo pubblico e tentato omicidio. Quest'ultima accusa fa riferimento ai due colpi di pistola sparati contro il padre della vittima, Rinaldo, che pero' e' rimasto illeso.

Per uccidere l'ex genero la donna si e' esercitata con la pistola in campagna. Poi ha riposto l'arma nella borsetta e ha atteso l'arrivo del 'rivale'. Appena l'uomo ha citofonato all'abitazione per prendere il figlio di sei anni, e' scesa per strada e gli ha sparato contro almeno cinque proiettili calibro 7.65, uccidendolo. Il primo colpo lo ha esploso da killer professionista, senza neppure sfilare la pistola dalla borsetta. Poi ha finito l'ex genero colpendolo con due proiettili alla testa, quasi a bruciapelo. Sul cadavere ha infine inveito con il calcio della pistola.

Tra la famiglia della vittima e quella dell'ex moglie c'erano da tempo liti molto accese, alimentate anche dal fatto che il tribunale aveva sancito l'affidamento congiunto del bambino di sei anni che poteva essere visto dal padre tre volte la settimana e nei week end.

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