Indagini su più piste dei Carabinieri sul delitto di ieri a Oleggio (Novara), dove Michele Bonetto, 46 anni, è morto per le ferite che gli ha inferto, con un’arma da taglio, un 65enne fermato dai militari.
Oleggio: ucciso per difendere la figlia, o era una questione di droga?
L’uomo accusato di omicidio ha vari precedenti penali per spaccio di stupefacenti, porto d’armi abusivo, estorsione. In attesa dell’interrogatorio non ha rilasciato dichiarazioni.
Durante una perquisizione nella sua abitazione, in via Cantoni, un quartiere popolare di Oleggio, è stata trovata della cocaina, circa 80 grammi. Secondo quanto finora ricostruito dagli investigatori, la vittima si è recata a casa del killer poco prima delle 17.
La donna, è stato accertato, non c’era
Tra le ipotesi anche quella legata a una tutela dell’incolumità di una figlia, maggiorenne, che conosceva l’omicida. Ma la donna – è stato accertato – non era presente a Oleggio al momento della lite tra i due uomini e del successivo ferimento mortale.
L’arma non è stata ancora ritrovata dai Carabinieri. Il ferimento è avvenuto sul pianerottolo tra il secondo e terzo piano del palazzo dove abita il killer, Dopo essere stato ferito, Bonetto è sceso lungo le scale ed è stramazzato nell’androne.
Scattato l’allarme, è stato trasportato all’ospedale ‘Maggiore’ di Novara, dove è spirato poco dopo il ricovero. Sono in corso altri interrogatori e perquisizioni per capire i motivi della lite e se il ritrovamento della cocaina sia un elemento fondamentale del caso.