Udine, se porti il cellulare in classe rischi la sospensione

UDINE – Niente cellulare a scuola o rischi la sospensione. Questa la decisione delle scuole medie di Udine, che hanno esplicitamente vietato agli studenti di portare in classe il loro smartphone a meno che non resti spento. Se i genitori cedono ai figli e il 92% degli alunni delle scuole medie ha un cellulare, almeno che resti spento durante le lezioni, questa la regola imposta.

Michela Zanutto sul quotidiano Il Messaggero Veneto riporta le parole di Vittorio Del Bianco, dirigente del Quarto istituto comprensivo di Udine, che spiega come i genitori scelgano di comprare uno smartphone ai figli per poter chiamarli in caso di bisogno o di problemi, ma i ragazzi ne abusano:

“Capita che i ragazzi accendano il telefonino durante la ricreazione o in attività un po’ meno sorvegliate e, se pizzicati, arriva subito la sanzione. «Sospensione per un giorno con obbligo di frequenza – assicura Del Bianco –. Per il momento abbiamo registrato un paio di casi. Evitiamo di essere troppo fiscali e se suona perché il ragazzo si era dimenticato di spegnerlo diamo un’altra possibilità».

I problemi nascono quando i ragazzi scattano fotografie o girano brevi video. «È capitato – conferma Del Bianco – che poi queste immagini rubate siano girate fra gli studenti attraverso Whatsapp. Ma si trattava di operazioni ingenue, un ragazzino ha spiegato di avere scattato la fotografia per avere un ricordo».

In questo caso però non c’è nessuna attenuante: sospensione con obbligo di frequenza. «Passano la giornata lontani dai loro compagni, ma comunque a scuola – spiega il dirigente –. Con il coordinatore di sede viene favorita una riflessione sull’utilizzo consono dello strumento e più in generale sulla trasgressione delle regole». Per evitare disguidi, in alcune classi, è stato deciso dai Consigli di raccogliere tutti i cellulari la mattina in una scatola per riconsegnarli soltanto all’uscita»”.

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