Un bambino in tenuta mimetica seduto su una balla di fieno: vicino a lui un fucile, mentre con un fischietto da caccia rivolge lo sguardo verso il cielo. È questa l’immagine utilizzata dalla Federcaccia per la campagna di tesseramento del 2009: alla base del manifesto, sotto il logo dell’associazione campeggia una scritta: «Conserviamo il nostro futuro», lo slogan con cui l’associazione dei cacciatori punta ad avvicinare i più giovani alla caccia per salvarla dall’estinzione, espresso anche dal presidente nazionale di Federcaccia, Gianluca Dall’Olio, attraverso un editoriale pubblicato su “Il Cacciatore Italiano”: «Per evitare il proprio declino, la caccia deve trasferire i propri valori ai più giovani. Senza ricambio generazionale rischia la scomparsa. È proprio in giovane, a volte giovanissima età, che la stragrande maggioranza di molti di noi ha cominciato a frequentare la natura e conoscere la fauna selvatica. Un tempo era normale nel nostro paese andare a caccia a 16 anni, oggi il solo pensarlo fa alzare un coro di no mediatici e politici bipartisan e l’ipotesi di reintrodurre questa possibilità presente nel testo di modifica della 157 rischia di non trovare un accoglimento favorevole nella discussione parlamentare».
L”immagine di Federcaccia è decisamente forte e fa molto discutere. Il presidente dell’Osservatorio dei Minori, Antonio Marziale spiega che «l’utilizzo dei bambini nelle campagne pubblicitarie di qualsiasi tipo è già un problema, ma associarne l’immagine ad una attività che ha a che fare con le armi come la caccia è intollerabile».
Della stessa opinione il presidente di Telefono Blu, Pierre Orsoni: «Noi, al contrario di altri che hanno posizioni demagogiche non diciamo che i cacciatori sono nemici della natura, anzi. Ma l’immagine promossa da Federcaccia è evidentemente troppo forte».
Per il presidente di Legambiente Roberto Della Seta «in un Paese in cui a 16 anni non è consentito guidare né votare; ritengo inaccettabile la proposta di estendere il diritto di caccia ai 16enni. L’utilizzo di un fucile da parte di minori è pericoloso e moralmente inaccettabile».
Se per Alessandra Mussolini, presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia il lancio di Federcaccia è «una cosa grave e molto brutta», per Isabella Bertolini del Pdl «tutto ciò che strumentalizza i bambini è di pessimo gusto e andrebbe vietato». Non diversamente la pensa anche Paola Binetti del Pd si schiera contro chi ha ideato una simile campagna pubblicitaria perché «dimostra di conoscere poco e amare poco l’infanzia», mentre Ermete Realacci sempre del Pd parla di una campagna «di pessimo gusto». «Ignobile e vergognosa» è la campagna della federcaccia per Angelo Bonelli dei Verdi, mentre per Sandra Cioffi dell’Mpa«le armi non devono essere date ai ragazzini, basta vedere le stragi che succedono in paesi come gli Stati Uniti». insomma il coro di critiche contro la pubblicità in questione è davvero bipartisan e rischia di affossare completamente le speranze della federcaccia di poter far tornare, grazie ad una legge, i sedicenni a caccia.
E il Wwf spiega: «È vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l’immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per svecchiare la caccia: è ormai noto infatti che di anno in anno i cacciatori diminuiscono anche per l’età matura della maggioranza della popolazione».
I commenti sono chiusi.