Un "muro anti-rom" a Napoli. Le imprese: "Non siamo razzisti"

NAPOLI, 4 AGO – Eccolo il muro delle polemiche. Lungo 600 metri, alto due proteggera’ l’area industriale di Asi a Giugliano (Napoli) e separera’ la zona da un accampamento di rom, comunita’ con la quale ci sono state in passato polemiche a causa di una serie di furti d’acqua, manomissioni di cabine elettriche e devastazioni di cabine telefoniche per compiere furti di rame. Oggi l’inaugurazione con la consegna formale dei lavori presso la sede del Cig, il Consorzio che raggruppa i 50 imprenditori della zona presieduti di Angelo Punzi. I rom, che per oltre trent’anni vivevano all’interno dell’area industriale, sono stati spostati nell’area confinante con il muro a fare da divisione.

”Io preferisco chiamarlo recinzione e non muro – dice Punzi -. Siamo razzisti? Assolutamente no.E’ un problema nel quale ci compenetriamo ma tocca ad altri affrontare, non con interventi spot, la questione. Il mio compito e’ quello di garantire lo sviluppo di queste aziende e del territorio”. All’inaugurazione di oggi erano presenti l’assessore regionale Sergio Vetrella e il sindaco di Qualiano, Salvatore Onofaro. ”Stiamo dimostrando – dice Punzi – che anche sul nostro territorio, con imprese del Sud si possono fare cose molto importanti. Questa zona che era completamente avvolta dal degrado oggi e’ un esempio di pulizia. Sta nascendo una vera e propria valley dello sviluppo”. E la ‘convivenza’ con i rom che vivono ora ai confini del muro? ”Noi – risponde – non abbiamo nessun tipo di pregiudizio. Registriamo che ci sono ancora problemi come incendi di copertoni e sono abbastanza scettico che si possa trovare una soluzione. Ma questa non spetta alle imprese individuarla”. .

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