Un operaio muore sul lavoro, Esselunga contesta l'accusa

MILANO, 22 SET – ''Esselunga apprende soltanto dai giornali della avvenuta richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm.'' e ''contesta radicalmente i teoremi accusatori''. Lo afferma, in una nota, il gruppo della grande distribuzione in riferimento alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm di Milano Francesca Celle per la morte di un operaio schiacciato da un camion nell'ottobre 2009.

''Dalla cronaca giornalistica – aggiunge Esselunga – viene totalmente omesso un fatto fondamentale: l'autista poi deceduto è sceso dal camion senza aver inserito il freno a mano e lasciando il motore acceso. Queste gravi manchevolezze sono state contestate dal Pubblico Ministero alla Capozi Autotrasporti, datore di lavoro dell'autista deceduto e responsabile inoltre di non aver fornito al medesimo adeguata formazione alla guida di mezzi pesanti''.

Esselunga ''contesta infine le insinuazioni per le quali l'azienda avrebbe risparmiato sulla sicurezza'', conclude il comunicato.

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