MILANO – “Giuseppe Vegas negò all’Ivass gli esiti sui valori strutturali di Unipol“. L’accusa al presidente Vegas arriva da Michele Pezzinga, ex commissario Consob, secondo quanto emerge dal decreto di perquisizione dell’inchiesta su UnipolSai.
Secondo l’accusa, Vegas nel giugno 2013 non fornì i valori Ivass, di cui conosceva gli esiti parziali dell’analisi del portafoglio strutturati di Unipol, allora “già altamente affidabili”. Pezzinga ha riferito al pm Luigi Orsi quanto aveva dichiarato nella seduta del 13 dicembre 2013 della Commissione.
Da quel verbale, riportato nel decreto di perquisizione, emerge lo stupore di Pezzinga per un carteggio tra Vegas e l’Ivass, che nel giugno del 2013, mentre si accingeva a chiudere l’istruttoria sulla fusione tra Unipol e Fonsai, aveva chiesto informazioni alla Consob sul valore del portafoglio titoli strutturati di Unipol.
Nella lettera di risposta all’Ivass firmata da Vegas il 7 giugno e citata da Pezzinga si legge:
“I titoli sino ad ora esaminati non costituiscono un affidabile campione dell’insieme. I dati ad oggi disponibili risultano parziali e non hanno un sufficiente grado di definizione”.
Una situazione smentita da Pezzinga:
“In realtà i risultati allora raggiunti erano già altamente affidabili ai fini di una proiezione di quelli finali, tant’è che da allora (analizzati circa la metà dei 358 titoli complessivi) il differenziale di pricing successivamente riscontrato si è modificato solo di pochi milioni di euro”.
L’Ivass, emerge dalle dichiarazioni dell’ex commissario Consob, espresse in una nuova lettera del 27 giugno il suo
“disappunto per non essere stati aggiornati circa le risultanze dell’esame del portafoglio titoli strutturati UGF, atteso che questo esame, così veniva loro comunicato, non era ancora concluso e ogni risultanza preliminare poteva non essere indicativa del risultato finale”.
Pezzinga ricorda che l’Ufficio Analisi Quantitative, i cui risultati sono stati disattesi dalla Consob,
“insisteva affinché l’analisi” fosse condotta “su un campione rappresentativo di titoli contenenti le maggiori criticità, già allora individuato”
e non su tutti i 358 strutturati in pancia a Unipol e
- “fosse riproposta su altre scadenze più utili per le verifiche della Commissione”,
cioè al 30 settembre 2012, data rilevante per i concambi. Ma la volontà del direttore generale della Consob e braccio destro di Vegas, Gaetano Caputi, è che si dovessero analizzare tutti i 358 derivati.