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Università, l’ex “barone” di Oculistica attacca: “Concorsi pilotati e ricerche guidate dall’industria farmaceutica”

Emilio Campos, il vicepresidente della Società oftalmologica italiana (Soi), in un articolo a Firma Carlo Picozza su Repubblica, attacca il sistema dei concorsi dell’università italiana: “Tutti pilotati. E le ricerche farlocche”.

Campos accusa il sistema dei “baroni” dell’università in una serie di video (sette per l’esattezza), pubblicati in Rete.

“Concorsi pilotati. Trasferimenti concordati, assunzioni con criteri perversi”

Campos, scrive Picozza, parla di “concorsi pilotati” all’interno delle università italiane. Discorso specifico legato all’Oculistica italiana ma che potrebbe andare oltre a questo “recinto”. 

“Trasferimenti di ateneo concordati a tavolino. Assunzioni realizzate con ‘criteri perversi’, tanto le capacità dei docenti non contano”.

“Specializzandi trascurati e usati come ‘tappabuchi'”.

“Attività di ricerca ‘farlocca’: pagata dalle case farmaceutiche, è svolta dal loro personale per brevettare i prodotti, ma firmata dai docenti universitari ‘che così diventano esperti del glaucoma, delle maculopatie o di altro”‘.

“Emilio Campos, oltre che vicepresidente del Soi,  è stato ordinario di Malattie dell’apparato visivo nell’ateneo di Bologna e presidente della Commissione per la selezione dei candidati all’abilitazione scientifica nazionale”.

Prosegue Picozza:

“In realtà, precisa Campos, ‘la mia analisi interpretativa delle gravissime criticità del reclutamento, della ricerca, della didattica e via dicendo, va oltre i recinti dell’Oculistica italiana e interessa anche il resto delle specializzazioni medico-chirurgiche'”.

“La denuncia di Campos, che è stato anche direttore della Scuola bolognese di specializzazione, si trova nel sito web della Soi (che associa 4.700 dei settemila oculisti italiani)”.

“Ed è proposta in forma di sette video-lezioni che l’autore chiama ‘episodi’. Titolo: ‘Quale direzione sta prendendo l’Oftalmologia accademica italiana?'”.

“‘Come credete che, nel corso degli anni, siano stati scelti i professori di Oftalmologia?’, chiede Campos. ‘Con criteri, consentitemi di dire, perversi’, risponde”.

Promuore o bocciare un docente? Lo decidono gli accordi tra commissari

“‘Le metodologie adottate per promuovere o bocciare un candidato docente in un concorso – argomenta – sono lasciate agli accordi tra i commissari più che alla valutazione delle capacità dell’esaminando’.

Il medico prosegue: “‘Per intraprendere la carriera universitaria bisogna, innanzitutto, dimostrare di essere un ottimo e fidato portaborse; in secondo luogo, bisogna essere lievemente meno brillanti del maestro per non oscurarne i meriti e, infine, non guasta essere figli o affini di un oculista o, ancora meglio, di un professore di Oftalmologia’”.

“‘Ci sono docenti di ruolo che hanno fornito casistiche operatorie non veritiere”, accusa Campos. E, una volta scoperto il millantato credito, “sono rimasti al loro posto”‘.

“Come si può vincere un concorso?”

il vicepresidente della Società oftalmologica italiana spiega che un concorso si può vincere anche  minacciando i commissari: “L’intimidazione, purtroppo, funziona: il maestro di un candidato che annuncia un ricorso ha di fatto sempre avuto una sorta di potere di veto'”.

“Comunque, precisa Campos, ‘non interessa ad alcuno selezionare un bravo oculista, ciò che conta è dimostrare il proprio potere sistemando tante persone fedeli'”.

Campos va giù duro e spiega che in Italia, in quanto a ricerca e innovazione “‘siamo contenti se riusciamo a mettere in atto terapie proposte dai nostri colleghi stranieri; da noi, l’Oftalmologia, da decenni, non fa progresso alcuno'”.

“E gli oculisti? ‘I colleghi liberi professionisti e gli ospedalieri sono molto più propensi degli universitari a introdurre nuove metodologie di diagnosi e cura”’.

“Campos – prsoegue Picozza – racconta anche come si decidevano fino a qualche anno fa trasferimenti e rimpiazzi nelle università”

“‘Se un docente andava in pensione, sul posto liberato, al quale aspiravano più persone, si metteva in movimento una giostra, con scambi di sede tra vari professori che, alla fine, lasciavano libero il posto più periferico, quello meno ambito (…)”‘.

“La ricerca? Negli ultimi anni è tutta farlocca pagata dall’industria farmaceutica”

Campos parla anche della ricerca che “negli ultimi anni è tutta farlocca: pagata dalle industrie farmaceutiche che hanno bisogno di dati da raccogliere per ottenere la certificazione dei loro prodotti e aprire canali speciali per la pubblicazione dei risultati conseguiti’.

“‘Di questa ricerca, si fanno belli molti oculisti’, assicura Campos. ‘È un sistema utilizzato da tante aziende per creare degli opinion leader su temi specifici, dalla retina al glaucoma’. ‘Questa ricerca, però, è inutile: gli articoli pagati dalle ditte farmaceutiche, spesso vengono addirittura scritti dal loro personale anche se gli autori figurano essere gli oculisti che, in questo modo, diventano di volta in volta, esperti delle maculopatie, esperti del glaucoma, etc (…)” A seguire il primo video con il “j’accuse” del medico (fonte: Repubblica, Vimeo). 

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