Urla al figlio in campo: "Spaccagli le gambe". Sospesa la partita degli Esordienti Urla al figlio in campo: "Spaccagli le gambe". Sospesa la partita degli Esordienti

Urla al figlio in campo: “Spaccagli le gambe”. Sospesa la partita degli Esordienti

Urla al figlio in campo: "Spaccagli le gambe". Sospesa la partita degli Esordienti
Urla al figlio in campo: “Spaccagli le gambe”. Sospesa la partita degli Esordienti

TORINO – Il padre urla al figlio in campo: “Spaccagli le gambe”.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela qui

Tutte le notizie di Ladyblitz in questa App per Android. Scaricatela qui

E l’allenatore della squadra avversaria ritira la squadra. Tutto è successo nel torinese durante una partita della categoria “Esordienti” tra Venaus e Lascaris.

“Ho detto massacriamoli, ma intendevo dire a livello di gioco, non ho detto di spaccare le gambe ai bambini – si è difeso il genitore accusato -. Sono termini che si usano durante le partite di calcio, ma da lì è scoppiato il pandemonio con uno dei genitori del Venaus che è venuto verso le tribune per avere un contatto fisico con me, scatenando il parapiglia. Prima di quella frase me l’ero presa con l’arbitro. Dopo tutto questo mi sento provato, mi stanno mettendo in croce senza motivo. Sono uscite parole sbagliate, ma che riguardavano il gioco”.

La tensione ha portato il tecnico del Venaus a ritirare la sua squadra di ragazzini dal campo decidendo che non ci fosse nulla di educativo e di sportivo in quanto stava accadendo. Decisione che non è stata presa bene dalla società Lascaris: “Queste cose succedono ogni sabato nei campi giovanili – ha commentato Delli Calici, tecnico ospite -. Se interrompiamo le partite per ogni minima parola, è finita. Io dovrei farlo ogni sabato quando insultano i miei ragazzi, ormai è routine. Dopo il parapiglia tra genitori la cosa era finita lì, ma il tecnico del Venaus ha inspiegabilmente tolto dal campo i suoi ragazzi. Non è normale lasciare il campo per le urla dei tifosi”.

Pronto anche il comunicato del Venaus subito dopo la partita diretto al genitore sotto accusa: “È apprezzabile che tu segua tuo figlio in una trasferta lunga. Ma non per insultare chi gli consente di giocare o di esibire dalla tribuna la tua sconfinata ignoranza danneggiando tutti”.

Gestione cookie