Usa. I 313 milioni di abitanti posseggono 300 milioni di armi, un record

Pubblicato il 17 Aprile 2012 - 18:53| Aggiornato il 30 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – ”Non sono le armi che uccidono la gente. E’ la gente che uccide altra gente”. Questo lo slogan-cavallo di battaglia della National Rifle Association, la potente lobby che distrugge sul nascere qualsiasi tentativo congressuale di limitare il diritto, costituzionale, degli americani di armarsi fino ai denti con armi automatiche e semi-automatiche.

In certi stati, specialmente nel profondo sud, si possono acquistare con relativa facilità gli stessi micidiali mitra che usano i soldati Usa in Afghanistan.

Questo significa che gli Stati Uniti detengono un poco invidiabile primato: difficilmente passa piu’ di un un mese senza che avvenga una strage dove protagoniste sono le armi da fuoco, perche’ si tratta del Paese con il piu’ alto tasso di possesso di armi civili al mondo. L’ultimo episodio in odine di tempo e’ stato quello di Trayvon Martin, il teenager di colore ucciso il 26 febbraio scorso dalla guardia volontaria George Zimmerman, in Florida, la cui storia e’ diventata un caso nazionale.

Ma prima di lui c’e’ stata la sparatoria di Oakland, California, dove un americano di origini coreane ha aperto il fuoco e freddato sette studenti dell’istituto cristiano Oikos University, o quella della Chardon High School, in Ohio, dove un diciassettenne ha ucciso tre compagni. E andando piu’ indietro nel tempo si contano massacri come quello della Columbine High School, vicino a Denver, Colorado, nel 1999, quando due studenti armati uccisero altri 12 ragazzi, e la strage di Virginia Tech nel 2007, una delle piu’ sanguinose sparatorie in una scuola della storia americana, quanto un alunno sudcoreano si e’ suicidato dopo aver ucciso trentadue persone.

Come riferisce un lungo articolo del New Yorker, in America, 313 milioni di abitanti, ci sono quasi 300 milioni di armi da fuoco private (106 milioni di pistole, 105 di fucili e circa 80 di fucili da caccia). Un numero esorbitante – seppure in calo rispetto agli anni Ottanta – che porta gli Usa ad essere il Paese con il piu’ alto tasso di possesso di armi civili al mondo.

Al secondo posto lo Yemen, dove pero’ la quota e’ circa la meta’. Tra i difensori del diritto di portare armi c’e’, come si è detto, la National Rifle Association, potente lobby che ha appoggiato molte delle moderne leggi in materia basandosi sul rispetto del Secondo Emendamento della Costituzione sul diritto a portare armi, e mostra che sebbene il tasso di possesso di armi sia in calo, il potere delle lobby non lo e’ per niente.

Dal 1980, quarantaquattro Stati americani hanno dato il via libera a leggi che consentono la proprieta’ di armi per una questione di difesa personale. Tra queste c’e’ anche la normativa ‘Stand Your Ground’, approvata in Florida nel 2005 e ora al centro delle polemiche dopo la morte di Martin, che permette di non essere perseguiti penalmente per un omicidio se si e’ stati costretti a uccidere per legittima difesa. In America, se uccidete un ladro che nel cuor della notte trovate a rubare argenteria nel vostro salotto, la legge non può farvi nulla.