Avevano in pugno un imprenditore che per liberarsi dei suoi usurai aveva anche tentato di togliersi la vita cercando di avvelenarsi con il gas all’interno della sua abitazione. Dopo due anni di indagini, cominciate nel maggio del 2008 proprio per far luce su quel tentato suicidio, i carabinieri del Comando provinciale di Avellino hanno arrestato all’alba di venerdì due uomini di 54 anni residenti rispettivamente ad Angri (Salerno) e a Montoro Superiore (Avellino) ritenuti i capi della organizzazione che avrebbe tenuto sotto scacco numerosi imprenditori conciari dell’avellinese.
Nel caso dell’imprenditore di Montoro Superiore, le indagini coordinate dal pm del Tribunale di Avellino, Maria Luisa Buono, hanno accertato che i due usurai ricevevano assegni post datati dall’imprenditore in crisi di liquidita’ applicando tassi di interesse fino all’800 per cento sulla somma prestata.
I carabinieri sono risaliti ai due arrestati al termine di laboriose indagini senza poter contare sulla collaborazione della vittima e dei suoi familiari, terrorizzati dalla minacce accompagnate da violenze a cui erano sottoposti da quando non riuscivano ad estinguere i debiti contratti per alcune decine di migliaia di euro.