Vacanze, week end da bollino nero. Ecco il momento peggiore per partire

Vacanze, week end da bollino nero. Ecco il momento peggiore per partire
Vacanze, week end da bollino nero. Ecco il momento peggiore per partire

ROMA – Sarà il primo ed unico vero week end da bollino nero quello di sabato 6 e domenica 7 agosto, con gli italiani (e non solo) in viaggio per le vacanze attraverso il Bel Paese. Particolarmente a rischio code, secondo le previsioni, la fascia oraria che va dalle 9 alle 15 di sabato, quando il traffico raggiungerà livelli massimi nelle tratte autostradali tra Bologna-Firenze, Roma-Frosinone e Bologna-Ancona.

Per tutti coloro che hanno intenzione di passare le proprie ferie sulla riviera romagnola o sul litorale laziale il consiglio è di posticipare la partenza, se si vuole evitare di rischiare di restare imbottigliati in coda.

In ogni caso, l’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) dà qualche consiglio per mettersi alla guida in sicurezza ed evitare incidenti.

Rinunciare al cellulare mentre si guida, allacciare correttamente le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori, rispettare sempre i limiti di velocità, non bere prima di guidare e fare la manutenzione al veicolo prima di partire: queste le poche ma essenziali regole che, a detta dell’Ania, debbono essere rispettate per evitare incidenti stradali.

Un decalogo che assume particolare importanza “alla vigilia dell’unico fine settimana di esodo con bollino nero e, più in generale, in un periodo di grandi spostamenti per le vacanze estive, nel quale è fondamentale richiamare tutti gli automobilisti italiani alla massima attenzione”.

Quello attuale, viene ricordato, è il periodo statisticamente più critico per l’incidentalità stradale. A pochi giorni dalla pubblicazione dei dati provvisori Aci-Istat sugli incidenti stradali 2015, si sottolinea che le vittime sulle strade sono passate da 3.381 del 2014 a 3.419 del 2015, con un netto aumento dei feriti gravi.

“I dati provvisori sugli incidenti stradali nel 2015 recentemente diffusi – commenta l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – rappresentano un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato per l’inversione di tendenza registrata. Oltre all‘aumento delle vittime dell’1,1%, il primo dopo 15 anni di costante diminuzione, ciò che preoccupa è il sensibile aumento dei feriti gravi: una crescita del 6% che, in termini assoluti, vuol dire circa 1000 feriti in più nel 2015 rispetto al 2014. Balza agli occhi anche il rapporto tra feriti gravi e morti, che nel mezzogiorno è pari a 5,3, con un aumento di mezzo punto rispetto al 2014 e di 2 punti rispetto al 2012. Un valore ampiamente superiore rispetto alla media italiana. In tal senso va rilevato che l’aumento dell’incidentalità grave corrisponde a quanto l’Ania aveva già segnalato. Nel 2015, infatti, il settore assicurativo, soprattutto a seguito della crescita della circolazione aveva misurato un incremento della frequenza sinistri dell’1% circa”.

 

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