ROMA – Niente gelato per free-vax e no-vax alla gelateria di Matteo Spinola a Chiavari, nel levante genovese: [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] chi contesta e rifiuta le vaccinazioni obbligatorie non è il benvenuto, il titolare l’ha messo anche per iscritto.
“Free vax-no vax, siete un pericolo per la comunità in cui vivete”, questo l’inizio della lettera esposta sulla vetrina della sua gelateria. Il Parlamento ha appena approvato l’emendamento al decreto Milleproroghe che rinvia l’obbligo di vaccinazione per iscrivere i figli a nidi e materne.
“I vostri incolpevoli figli dovrebbero essere tenuti fuori dalle scuole dove, oltre alla propria, metteranno a rischio la vita di quasi 10.000 bambini immunodepressi che per questo non hanno potuto vaccinarsi – scrive Matteo Spinola – i vaccini sono uno strumento di vita, senza se e senza ma”.
Alla cremeria Spinola riceve sorrisi di apprezzamento e pacche sulla spalla, su Facebook solo insulti. Del resto ci aveva pensato a scrivere un post ma, considerati i suoi 200 amici fb, ha valutato molto più ampio il bacino potenziale dei clienti della sua gelateria.
Non sono un eroe, ma non potevo più stare zitto”, spiega il gelataio, bolognese, 43 anni, con studi in sociologia e marketing a Milano e che 7 anni fa ha deciso di cambiare vita: “Fino al decreto Milleproroghe ho taciuto, poi non ce l’ho più fatta. Non si può stare zitti sempre, e ho sentito la necessità di intervenire”, spiega.
Ha dieci dipendenti, Spinola, e ha organizzato una piccola riunione aziendale, prima di appendere il suo cartello: “Io devo fare questa cosa perchè ne sento l’urgenza e il bisogno, però voi dissociatevi se credete, non dovete essere attaccati nè subire alcunché per le mie scelte, sentitevi liberi”, ha spiegato. Spinola non ha figli, “ma ho tanti amici che li hanno, ascolto le loro motivazioni, le condivido”. “Non voglio nel mio paese le vostre leggi omicide e faccio a meno del vostro denaro – conclude la lettera – no vax e free vax non siete i benvenuti nella mia gelateria”.