Vaccini, prima noi! Volontari finti, prof finti, finti tonti e lobby vere

Vaccini a chi prima? Prima a noi! Con convinzione manifesta e mobilitazione massiccia tentando però di fare il meno rumore possibile, ogni categoria si sente e si dichiara depositaria di attività “essenziale” al paese, alla collettività e agli altri. Quindi ogni categoria, professione e mestiere proclama il suo diritto oggettivo ad essere vaccinata per prima.

Vaccini, la categoria più essenziale? La mia!

Pare abbiano cominciato gli avvocati (attitudine professionale?). Non sono rimasti soli. Impiegati e amministrativi delle Università sono andati dietro. Quindi i commercialisti. E i commessi (e impiegati) della grande distribuzione. E ognuno che abbia per modalità di lavoro e mestiere un contatto frequente con qualcun altro. Quindi tutti, tutti a dire: io sono categoria essenziale e per il vaccino prima noi!

Vaccini: fare la fila, aspettare il proprio turno…non una buona idea

Ad ogni categoria o mestiere che si rispetti non appare una buona idea fare la fila e rispettare il turno. Molto perché aspettare il proprio turno in fila non è proprio un valore condiviso, anzi. Aspettare il turno in  fila è secondo opinione diffusa segnale di debolezza: se aspetti conti poco, vali poco i niente. Avanzare in fila, farsi largo in  fila è segno distintivo, è attestato di valore, anzi di valentia.

E quindi, secondo modello comportamentale che si adotta ad esempio quando si tratta di ricevere denaro pubblico, ogni categoria chiede, anzi pretende speciale e particolare “fiscalità di vantaggio”. Mascherato da grido “Anche io”, quello che da categorie e lobby e rispettive rappresentanze viene è il grido: “Prima io!”

Vaccini: chi si arrangia da solo, la creatività…

Volontari della Protezione Civile fanno ovviamente e giustamente il vaccino per primi. Registrato notevole incremento di domande iscrizioni per diventare volontari Protezione Civile. Per fortuna non si diventa tali con una domandina, ci vuole un corso. Però il tentativo di saltare la fila per il vaccino infilandosi da finto volontario c’è stato.

C’è stato anche chi, in gruppo, si è prenotato per il vaccino infilandosi tra le liste e prenotazioni del personale universitario. Erano studenti creativi, scoperti hanno candidamente dichiarato: pensavamo fosse per tutta l’Università! Capace che qualcuno farà anche finta di credergli. Altri, scoperti anche loro, si sono finti medici.

Altri si sono ricordati, guarda un po’, di essere stati avvocati in un altro tempo delle loro vita però, risultando ancora iscritti all’Ordine, prenotazione privilegiata per il vaccino. A proposito di Ordini professionali, lo status vaccinale degli avvocati ha destato universale voglia di imitazione e parità. Quindi non c’è Ordine professionale che non comunichi ai suoi iscritti il diritto alla primazia vaccinale congenito alla rispettiva attività.

Nessuno si attarda a tentare una risposta alla fastidiosa e importuna domanda: se tutti devono essere primi a vaccinarsi, chi gli ultimi o almeno i secondi? Risposta peraltro ovvia: chi non ha creatività individuale e protezione di categoria e tessera di lobby.

 

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