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Vaccino Astrazeneca, hacker attaccano la Irbm di Pomezia che lo sta ultimando con l’Università di Oxford

Vaccino Astrazeneca, hacker hanno preso di miro l’azienda Irbm con sede a Pomezia, vicino Roma. I pm di Roma hanno avviato un indagine dopo una denuncia presentata in relazione ad alcuni attacchi hacker subiti nelle ultime settimane dalla Irbm di Pomezia.

Si tratta della azienda che sta collaborando con l’università di Oxford al vaccino per il Covid e che verrà commercializzato da AstraZeneca.

Vaccino Astrazeneca, attacco hacker alla Irbm di Pomezia

Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Angelatonio Racanelli, è stato aperto per il reato di accesso abusivo al sistema informatico.

Il Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, della Polizia Postale, dirige le indagini.

Continua la sperimentazione dopo l’ok britannico

“Lo studio in corso rimane importante per fornire ulteriori dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino”.

E’ quanto si sottolinea in una mail ai partecipanti alla sperimentazione del vaccino anti-Covid di Oxford e AstraZeneca che l’ANSA ha potuto visionare.

Inviata dopo l’approvazione da parte delle autorità britanniche. Nella mail si ringraziano i partecipanti al trial per il loro “contributo” e per la partecipazione alla sperimentazione.

Volontario, pronto a fare quello Oxford “Per me è sicuro”

“Il vaccino anti-Covid AstraZeneca-Oxford per me è sicuro e se non l’ho ancora ricevuto io sono pronto a farlo”: a dirlo è Antonio Metastasio, medico umbro che in Inghilterra partecipa alla sperimentazione.

Anche dopo l’approvazione da parte delle autorità britanniche “lo studio continua” ha spiegato il geriatra e psichiatra di Terni.

“Spero che presto saremo chiamati per la vaccinazione” ha detto ancora Metastasio. Una volta chiamati dal sistema sanitario inglese, il volontario potrà sapere se finora ha ricevuto le dosi sperimentali del vaccino o un placebo visto che lo studio si svolge in ‘doppio cieco’.

Metastasio auspica che anche l’Ema approvi a breve il vaccino AstraZeneca. “Anche perché – spiega – la Mhra inglese utilizza le stesse procedure dell’Ema e fino a pochi mesi fa le due agenzie collaboravano”. (fonte Ansa)

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