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Vaccino, terza dose per tutti, prepariamoci: lo prevede l’Istituto superiore di Sanità, lo dice l’indice Rt

Vaccino, terza dose per tutti, prepariamoci. “La terza dose di vaccino anti-Covid per tutta la popolazione è uno scenario verosimile”, ha detto il presidente dell‘Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.

Vaccino, terza dose per tutti, prepariamoci

Intanto l’indice di contagio Rt ha superato 1. Lo indicano i valori del Covindex, il parametro sovrapponibile all’indice Rt e aggiornato sulla base del rapporto fra nuovi casi positivi e tamponi, calcolato dai ricercatori che fanno capo al sito CovidTrends.

“Adesso si tratta di capire se l’epidemia di Covid-19 sia in ripresa o meno”, osserva il fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook ‘Coronavirus-Dati e analisi scientifiche’.

“Variante Delta plus, potrebbero esserci altre chiusure”

“E’ possibile, potrebbero esserci altre chiusure in caso di diffusione della variante Delta plus. La nuova variante è infatti il 10% più contagiosa della Delta, anche se per fortuna meno pericolosa”.

Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il direttore del Galeazzi di Milano e Anpas Fabrizio Pregliasco.

“Questo Covid rimarrà endemico, in alcuni paesi la cosa sta risalendo e quindi anche noi questo inverno potremmo doverlo mettere in conto, altre pandemie possono arrivare”, rileva.

“A Natale non più di 6/8 a tavola”

Secondo Pregliasco, inoltre, potrebbe esserci una risalita dei contagi “viste anche tutte le riaperture e il ritorno in presenza del lavoro”. Quanto alle future feste natalizie, “non bisogna eccedere – ha concluso – e a tavola sin potrà stare al massimo in 6 o 8”.

“Cosa succederà questo inverno con il Covid dipende da diversi fattori ma in particolar modo dalla copertura vaccinale. Per tenere sotto controllo il virus, con un R0 che si assesta tra 5-6, dobbiamo raggiungere probabilmente la soglia del 90%”, afferma Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel corso di un convegno a Venezia.

Per Rezza in Italia la situazione è molto buona “ma non ottimale perché abbiamo ancora alcuni casi e tra 30-40 morti al giorno. Siamo tra i Paesi con l’incidenza più bassa in Europa e nel mondo, grazie alla campagna di vaccinazione e all’uso della mascherina al chiuso”.

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