Valanga su A22, autostrada bloccata: non rispettato l’obbligo di catene e gomme da neve

A22 bloccata per neve, autostrada accusa: non rispettate regole catene
Valanga su A22, autostrada bloccata: non rispettato l’obbligo di catene e gomme da neve

TRENTO – Dodici chilometri di coda e auto bloccate per ore sull’autostrada A22 del Brennero a causa del maltempo. Non solo l’emergenza neve però sarebbe alla base dei pesanti disagi subìti dal traffico. Secondo l’autostrada infatti gli automobilisti e i tir non erano organizzati e in molti non avrebbero rispettato la regola dell’obbligo di catene o gomme da neve.

In una nota della società che gestisce l’autostrada si legge: “I pesanti disagi alla circolazione delle ultime 24 ore in prossimità del valico del Brennero sono stati in massima parte causati dal mancato rispetto delle regole. L’obbligo vigente lungo tutta la A22 di montare pneumatici invernali, o avere a bordo le catene da neve”.

Durante la notte tra venerdì e sabato, spiega l’Autobrennero, “si è continuato a lavorare per rimuovere le code attraverso la chiusura delle stazioni in ingresso e attivando, alle 4.40, l’uscita obbligatoria per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate alla stazione di Trento Nord. Alle 7.30 di oggi poi è stato chiuso al traffico il tratto Chiusa-Vipiteno in direzione Brennero. Nel frattempo era già caduto fino a un metro di neve”.

L’Autostrada del Brennero aggiunge che “si sta adoperando in ogni modo per risolverli il più rapidamente possibile, compatibilmente con una situazione di oggettiva emergenza determinata dal sommarsi di più fattori non controllabili dalla Società” e coglie l’occasione per ricordare il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti lungo tutta la tratta e con ogni condizione metereologica, oltre all’obbligo vigente lungo tutta la A22 di montare pneumatici invernali, o avere a bordo le catene da neve.

Anche per i dirigenti dell’A22 la causa del caos è stato il mancato rispetto delle regole, ovvero il mancato uso delle gomme antineve o delle catene: “La situazione è stata causata da numerosi mezzi pesanti non attrezzati, che sono scivolati e si sono messi di traverso. Da 24 ore 200 uomini sono ininterrottamente in servizio” aveva detto già di prima mattina il direttore tecnico generale dell’A22, Carlo Costa.

Un’affermazione ribadita a sera dall’Autobrennero, che però ha indicato anche un’altra serie di fattori. “Purtroppo – ha chiarito la società – il divieto di transito istituito dalle Autorità austriache porta ogni venerdì a un aumento del traffico pesante, per passare il confine prima delle 22 ed evitare una lunga sosta nel fine settimana. In concomitanza, numerosi motociclisti si sono avventurati sulla carreggiata nord, nonostante la nevicata, per raggiungere un noto motoraduno che si tiene ogni anno in Baviera. La velocità ridotta e le numerose cadute hanno obbligato i mezzi pesanti a frequenti fermate e invasioni di corsia di sorpasso a loro vietata, con la conseguente difficoltà nel ripartire in salita”.

Tir che a sera sono ancora in colonna nel tratto tra Chiusa e Vipiteno e per loro sono stati allestiti dei punti di ristoro- accoglienza. Nel pomeriggio c’è anche stato chi si è sentito male e per i soccorritori sono stati necessari l’elicottero per individuare il tir in questione tra le centinaia in colonna. Neanche i binari sono stati risparmiati dall’eccezionale nevicata. Il gruppo Fs Italiane ha attivato nella mattina in Trentino Alto Adige, lo stato di emergenza grave. 

Quanto a valanghe comunque, il pericolo era molto elevato, di grado 4 in una scala di 5. Tant’è che altre due si sono verificate sempre nella mattina in Alto Adige, una in Val Sarentino e l’altra a Valdurna. Un’altra ha bloccato sia la strada a passo Sella in Trentino che quella per Madonna di Campiglio. Nessuna delle valanghe ha coinvolto persone, mentre una a passo Pordoi, nel Bellunese ai confini col Trentino, ha travolto uno sciatore; è stato estratto illeso dai suoi amici grazie all’apparecchio per le segnalazioni sotto valanga.

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