Valentano rave party, la danza macabra che non si ferma: si balla anche tra i cani morti

di Alessandro Avico
Pubblicato il 18 Agosto 2021 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA
Valentano rave party, la danza macabra che non si ferma: si balla anche tra i cani morti

Valentano rave party, la danza macabra che non si ferma: si balla anche tra i cani morti

Continua la danza macabra del rave party di Valentano, nell’alto Lazio sul lago di Mezzano, continua, non si ferma e non si riesce a fermare. Anche con due morti, uno nel lago e uno per coma etilico, si balla sui cadaveri. Anche con i cani morti sotto il caldo, portati dai padroni e poi abbandonati, si balla lo stesso. Anche con un’inchiesta aperta dalla Procura di Viterbo, si balla.

Da giorni e da mezza Europa si continua a ballare sulla morte, senza sosta e come se niente fosse. Gli organizzatori hanno detto che oggi forse ci si ferma, e menomale perché altrimenti la chiusura era prevista per lunedì prossimo. Ma in altri 4-5 giorni di macabra danza chissà cosa sarebbe potuto succedere ancora.

Rave party Valentano, lo sballo senza scrupoli

Sarebbe bastato questo: un ragazzo morto e migliaia di persone che continuano a ballare come se niente fosse. Questo forse sarebbe bastato per chiudere tutto e per ammettere che forse questa volta si è esagerato. E invece si è voluto andare avanti, con un secondo morto per coma etilico. Con persone che dopo giorni di alcol, farmaci e droga sintetica di ogni tipo non stanno capendo più cosa stia succedendo intorno a loro. 

Basta prendere come esempio i cani. Alcune persone, e neanche poche, hanno avuto la brillante idea di portare con loro il proprio cane. Un cane a un rave party, non proprio il massimo. E infatti il risultato è stato dei più crudeli. Cani morti sotto il sole, alcuni scappati nel paese più vicino. Cani morti senza cibo e senza acqua perché i padroni chissà in che mondo si trovavano. E anche nonostante si continua a ballare.

Il bollettino della danza macabra, il Covid è l’ultimo dei problemi

Aggiungiamoci anche il fatto che ci sono tre o quattro ragazzi dispersi, chissà dove e chissà in quale stato. Aggiungiamoci pure che i rave party sarebbero, anzi sono, illegali. Si parla di mandare l’esercito, forse sarebbe bastato prima carabinieri e polizia, ma tant’è. E non si è ancora mai parlato del Covid. Migliaia di persone da mezza Europa, tutti giovanissimi e quindi, almeno gli italiani, per la maggior parte neanche vaccinati. Ma tra droga, alcol e musica chi ci pensa al Covid? In effetti vedendo il bollettino del rave party al momento il Covid sembrerebbe essere l’ultimo dei problemi.