“Valentina Col poteva essere salvata”, il rapporto degli ispettori del Ministero

Valentina Col
Valentina Col

ROMA – “Valentina poteva essere salvata”, quella di Valentina Col è stata una “morte evitabile quindi prevenibile”. Lo scrivono gli ispettori del Ministero della Salute al termine dell’indagine sulla morte della diciassettenne di Montesacro, morta il 25 agosto in un ospedale di Orbetello dopo una caduta in spiaggia dieci giorni prima.

“I medici che hanno commesso questi errori gravissimi devono pagare”, dice la mamma della ragazza, Francesca. “Quando abbiamo letto la relazione siamo rimasti sconvolti per la disumanità di queste persone. Non si tratta più neanche di errori medici ma di un vero e proprio abbandono di una ragazza di 17 anni”.

“Nell’ospedale – scrivono gli ispettori – era in atto una riorganizzazione ma l’esperienza clinica della struttura era decisamente limitata alla cura di anziani e di malati cronici, con l’eccezione dei periodi estivi in cui le tipologie di pazienti cambiano notevolmente”.

Lorenzo De Cicco, del Messaggero, aggiunge:

L’ispezione del ministero ha rilevato gravi incongruenze nella compilazione della scheda clinica, definita “routinaria e superficiale”. L’indagine ha anche rilevato che non c’è stato ascolto e condivisione nei confronti della paziente, un passaggio importante non solo ai fini dell’umanizzazione della cura, ma definito “fatto grave” in quanto si era in presenza di una paziente giovane, spaventata e giustamente ansiosa.

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