Valentina Pizzale, sceneggiatrice, denunciata per stalking dal capo di gabinetto di Di Maio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Ottobre 2019 - 08:56| Aggiornato il 9 Dicembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Valentina Pizzale, sceneggiatrice Rai, arrestata per stalking al capo di gabinetto di Di Maio Francesco Sequi

Valentina Pizzale in una foto presa dal suo profilo Facebook

ROMA – Valentina Pizzale (sceneggiatrice) è stata arrestata con l’accusa di stalking nei confronti di Francesco Sequi, ambasciatore e ora nuovo capo di gabinetto del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Della vicenda parlano tutti i principali quotidiani, a partire da Repubblica e Corriere della Sera. Sequi, raccontano le cronache, ha denunciato la donna, con la quale avrebbe avuto una breve relazione nel 2017, perché proprio alla fine di quella storia lei avrebbe cominciato a perseguitarlo a botte di telefonate e messaggi.

Stando ai racconti delle cronache giudiziarie, che si basano sull’accusa di Sequi, all’inizio lei avrebbe cercato di tornare con lui e non si sarebbe rassegnata alla fine della loro storia. Poi, racconta Fulvio Fiano sul Corriere della Sera, quando ha capito che Sequi invece non ne avrebbe voluto sapere di riallacciare, i suoi messaggi sarebbero diventati minacciosi. Almeno questo è scritto nell’accusa presentata alla Procura di Roma. In passato l’autrice ha partecipato alla sceneggiatura del film “Diario di un maniaco per bene”, uscito nel 2013, e quella della fiction di Canale5 “Le tre Rose di Eva”.

Il racconto di Francesco Salvatore su Repubblica: Sequi nel 2017 aveva avuto una breve relazione con lei. E già allora, dopo la rottura, era dovuto ricorrere all’autorità giudiziaria per tenere alla larga quella donna che lo tormentava. La prima volta l’aveva denunciata perché si ostinava a contattarlo a qualsiasi ora, cercando di intimorirlo con pretestuose montature e minacciando di mettere in piazza i fatti suoi. Una minaccia per un uomo con incarichi importanti come lui. Il bombardamento era iniziato per cercare di farlo desistere dalla sua intenzione di troncare.

Lei non voleva che la loro storia finisse. Ma, di fronte alla fermezza di Sequi nel tenerla alla larga, i messaggi erano cambiati radicalmente, diventati sempre più minatori. Più frequenti, quasi incessanti. In un’escalation che sembrava non conoscere un picco. La procura, così, aveva proceduto agli approfondimenti del caso, tanto che le indagini erano arrivate alla conclusione e Pizzale, a breve, si sarebbe dovuta sedere davanti al giudice dell’udienza preliminare.

Valentina Pizzale: “Non volevo che la nostra relazione finisse così”.

“La nostra è stata una lunga storia. Io non ho perseguitato nessuno, solo non volevo che la nostra relazione finisse così”. Così ha detto Valentina Pizzale nei giorni scorsi nel corso dell’interrogatorio davanti al gip di Roma, Valentina Pizzale. Nei confronti della Pizzale, l’aggiunto Maria Monteleone e il pm Daniela Cento, avevano già chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza davanti al gup è fissata per il prossimo 16 ottobre.

Rai: “Pizzale non ha un rapporto stabile con l’azienda”.

“Valentina Pizzale non è titolare di un rapporto di lavoro stabile con l‘azienda”. E’ quanto precisa la Rai in una nota, riferendosi all’autrice arrestata per stalking. “In passato – sottolinea la Rai – ha svolto collaborazioni saltuarie e limitate al ruolo di claquer e non di sceneggiatrice. Dal gennaio 2019 non ha più alcun tipo di collaborazione con Rai”.

L’avvocato: “Pizzale non ha commesso il reato che le viene contestato”.

Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’avvocato Daniele Ingarrica, per conto della Pizzale:

“La Sig.ra Pizzale non ha commesso il reato di atti persecutori che le viene contestato. I fatti sono profondamente differenti da quelli che sono stati raccontati dall’ex ambasciatore Sequi (oggi capo di gabinetto del Ministero degli Esteri) e verrà provata la sua innocenza in corso di causa.

Sono state depositate in tribunale numerose pagine contenenti messaggi e telefonate fatte dal dott. Sequi alla Sig.ra Pizzale che dimostrano come l’ambasciatore non sia mai stato una vittima di Stalking.

La denuncia è di settembre 2018 e il Dott. Sequi sostiene che i fatti criminosi siano cominciati da luglio 2017. In realtà (come provato documentalmente), i contatti tra il Dott. Sequi e la Sig.ra Pizzale sono continuati in modo normale fino alla data in cui quest’ultima ha avuto contezza di essere stata denunciata da lui (aprile/maggio 2019). Da quella data lei non ha più voluto aver alcun contatto con lui.

La Sig.ra Pizzale, sulla base della documentazione già depositata, non ha commesso alcun atto persecutorio nei confronti del Dott. Sequi.

Inoltre si vuole precisare che la Sig.ra Pizzale non è alle dipendenze né della Rai né di altra società televisiva. Lei ha collaborato e collabora con lo sceneggiatore Luca Biglione che a sua volta ha collaborato e collabora con numerose produzioni televisive”. 

Valentina Pizzale torna in libertà dopo 2 mesi.

Riceviamo e pubblichiamo.

E’ stata accolta l’istanza difensiva presentata in favore di Valentina Pizzale: la giovane donna accusata di stalking telematico è stata rimessa in libertà dopo oltre 2 mesi di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, misura applicata a seguito della denuncia presentata nel settembre 2018 dal Dott. Ettore Sequi, all’epoca Ambasciatore italiano in Cina, oggi Capo Gabinetto presso il Ministero degli Esteri.

Il provvedimento de libertate è stato adottato al termine della prima udienza celebrata innanzi il Giudice Monocratico del Tribunale di Roma, nel corso della quale i difensori di Valentina Pizzale hanno contestato la sussistenza del reato di stalking, chiedendo di ascoltare, tra i numerosi testimoni, anche l’avvocato difensore del dott. Sequi.

Tra il gennaio e l’aprile del 2019, infatti, quando le indagini condotte a carico di Valentina Pizzale dai Carabinieri di Via in Selci erano note soltanto all’Ambasciatore ed al proprio difensore (il procedimento è stato inspiegabilmente iscritto contro ignoti sino al 20/04/2019 – sul punto la difesa della Sig.ra Pizzale ha chiesto chiarimenti al Procuratore Reggente della Procura della Repubblica di Roma) l’Avvocato difensore del Dott. Sequi si è reso protagonista di episodi centrali ai fini della ricostruzione della vicenda che meriterebbero un approfondimento dibattimentale.

Con lo scioglimento della riserva sull’ammissione delle prove, il Giudice deciderà anche sulla richiesta avanzata dalla difesa Pizzale per consentire ai propri consulenti informatici di estrarre i dati contenuti nei 2 telefoni sequestrati alla donna al momento dell’arresto il 24/09/2019; dati di importanza fondamentale poiché, come evidenziato dagli Investigatori, le analisi dovranno fare luce sugli oltre 13.000 messaggi che si sono scambiati reciprocamente Valentina Pizzale ed Ettore Sequi nel corso della loro lunga e sfaccettata frequentazione. Il prossimo 17 gennaio 2020, l’intera udienza sarà dedicata all’esame del Dott. Sequi. 

(Fonti Corriere della Sera, Repubblica e Agi).