ROMA – Il giovane romano di 31 anni sieropositivo accusato di aver contagiato consapevolmente decine di donne e ragazze, ha finalmente un nome e un cognome: Valentino Talluto. Il ragazzo risponde ai pm che gli domandano perché l’abbia fatto: “Vigliaccheria”. E rivela: “Ho avuto rapporti non protetti anche con cinque donne diverse ogni mese. Molte non le ricordo nemmeno”. Ammette di averle contagiate, ma nega si sia trattato di violenza.
Tra le donne contagiate c’è anche una ragazza minorenne: aveva 14 anni quando ebbe un rapporto sessuale non protetto con Talluto. Lui nascose tutto anche a lei. E adesso anche lei è sieropositiva, anche se l’ha scoperto molti anni dopo, quindi ha potuto contagiare a sua volta, inconsapevolmente, i propri partner.
Valentino Talluto, di Acilia, nipote di “un imprenditore che non gli ha mai fatto mancare nulla”, scrive Ilaria Sacchettino sul Corriere della Sera, con la madre tossicodipendente morta di Aids quando lui aveva quattro anni, si trova in carcere con l’accusa di lesioni colpose aggravate. I giudici gli hanno negato gli arresti domiciliari perché temono che continuerebbe a contagiare anche da lì.
Lui ammette di aver avuto moltissimi rapporti scoperti, ma quando i pubblici ministeri gli domandano i nomi di quelle donne, per poterle avvertire, lui risponde: “Non faccio una lista come la spesa…”.
Tra quelle donne ci sono ragazze di vent’anni e donne di quaranta, studentesse e madri di famiglia, anche donne incinte e ragazze madri. Ammette i rapporti scoperti ma nega qualunque violenza:
“Se mi dice che sono stato una brutta persona a non usare precauzioni, le do ragione ma io violenza alle donne assolutamente no”.
Avvicinava le donne sulle chat come Badoo, Chatta e Netlog, con il nome di “Harty Style”, ma non solo. Tra le sue vittime c’è anche una donna rimasta incinta, ma che ha abortito. Lui non ne sapeva nulla.
Racconta Sacchettoni sul Corriere della Sera:
“Ogni tanto Talluto chiamava un amico per il sesso a tre. A volte era lui a proporlo: «No, quando magari ci confrontavamo sulle varie esperienze, i vari rapporti, alcune ragazze mi avevano detto che gli sarebbe piaciuto, che già lo avevano fatto, solo questo».
Il magistrato sospetta che, a trasmettergli il virus, sia stata una ragazza di origine brasiliana, H. e gli chiede se la ricordi: «Il cognome mi dice qualcosa». Il pm lo incalza: «Provi a pensarci». E lui: «Come le ho detto non so perché magari non ho più avuto contatti. Di ragazze straniere ne ho avute poche, tre… mi sembra tre… Una paraguaiana che stava a Roma nord, un’altra delle Filippine che abitava al mare. Evelin mi pare si chiamava». Insomma, scusi, quante al mese, chiede (disperato) il pm? «Quando non ero fidanzato quattro o cinque... ma lei mi ha detto che il numero massimo in un mese, poi gli altri mesi… non è che cinque ogni mese». Una delle domande riguarda la sua attuale compagna:«Abbiamo in progetto di sposarci» dice Talluto che, giura, ne è innamorato. Il magistrato gli ricorda che, ancora un giorno prima di essere arrestato, il ragazzo ha fatto sesso con un’altra. La sua compagna gli dicono credeva che lei fosse fedele. «Sì lo so» replica lui, senza neppure provare a spiegare.
(Foto da Facebook)