VALLECROSIA (IMPERIA) – E’ stato fermato da una guardia giurata all’ingresso del supermercato Eurospin di Vallecrosia, in provincia di Imperia, perché sprovvisto di mascherina e guanti, obbligatori per entrare nel negozio.
Alla richiesta della guardia giurata, l’uomo ha reagito dandogli una testata così forte da fargli perdere i sensi, e quando il vigilante era ormai a terra ha continuato a colpirlo.
E’ accaduto intorno alle 19 di lunedì 11 maggio.
Nessuna delle persone che hanno assistito alla scena è intervenuta.
Ma l’aggressore è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri e portato al commissariato di Bordighera: rischia l’arresto.
La guardia giurata è stata invece trasportata d’urgenza in ospedale: ha riportato un violento trauma cranico.
Coronavirus e fase 2, la Liguria riapre tutto dal 18 maggio
La Liguria si prepara a riaprire tutto dal 18 maggio: oltre a bar e ristoranti, anche le spiagge.
“Proveremo a riaprire il prima possibile”, ha spiegato il presidente della Regione Giovanni Toti, che non vede particolari criticità.
Chiare le regole: distanziamento, obbligo di mascherine al chiuso e igienizzanti e guanti a disposizione dei clienti e per i dipendenti.
Toti ha più volte escluso scenari con separé in plexiglass in spiaggia.
Il tema vero è che non sono attese resse per ora.
Prevarrà la prudenza degli stessi bagnanti, mancheranno inizialmente i turisti da altre regioni e gli stabilimenti dovranno prepararsi per riaprire nelle attese a scaglioni.
Potrebbe in seguito aiutare il braccialetto studiato dall’Iit che suona in caso si riducano troppo le distanze.
Di certo non all’inizio, anche perché si parla di prototipo, non è un oggetto già in commercio.
Quanto alle spiagge libere, Toti ha ipotizzato possano intervenire degli steward per la ‘moral suasion’, ma la gestione sarà dei sindaci.
La Liguria comunque prova a ripartire.
“La produzione industriale è crollata del 30% – ha sottolineato Toti -. Turismo e commercio avranno andamenti simili e anche peggiori”.
Marco Buticchi scrittore e gestore di un importante stabilimento Lerici (La Spezia) va anche oltre: “Ben venga qualsiasi decisione che ci rimette in condizione di lavorare”, dice.
Ma oltre alla chiarezza sulle concessioni e sul distanziamento previsto, che in Liguria non può essere enormi, vista l’orografia del territorio, aggiunge la richiesta di chiarire “le responsabilità penali e civili: non posso essere responsabile di tutto il mondo che grava attorno alla mia azienda, se uno si ammala e va in giro senza mascherina e si bacia con tutti quelli che tossiscono non posso esserne responsabile”.
(Fonti: Ansa, Il Secolo XIX, Riviera 24)