MILANO – Un pensionato, Francesco Sicignano, esasperato dai continui furti (4 in pochi mesi), si è procurato una pistola, con regolare porto d’armi, e la notte scorsa, quando è stato svegliato da rumori in casa, ha visto una sagoma nel buio e ha sparato. Un colpo solo. E il ladro, un 28enne romeno entrato con alcuni complici, è caduto a terra morto. Ora il 65enne è indagato per omicidio volontario, mentre in un primo momento l’accusa sembrava essere eccesso colposo in legittima difesa. A dare la notizia sono stati i soccorritori del 118 che nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 ottobre sono intervenuti antorno all’1.30 in una palazzina in via Cagnola.
Sul posto per le indagini sono giunti i carabinieri del Comando provinciale di Milano. Dalle prime informazioni sembrerebbe che a sparare sia stato il proprietario dell’appartamento che si è accorto dell’irruzione notturna: dunque si sarebbe trattato di un furto finito in tragedia.
A chiamare i carabinieri è stata una vicina, che ha visto due o tre persone scavalcare la recinzione della villetta a fianco. Quando i militari sono arrivati sul posto si era appena consumata la tragedia: il padrone di casa ha raccontato che, svegliato dai rumori, ha preso la sua pistola (regolarmente detenuta), si è alzato e si è trovato davanti nel buio una figura, a cui ha sparato un colpo. Poi ne ha sparato ancora uno, o forse due, in aria, vedendo in giardino altre ombre fuggire. Quindi, rientrando, ha trovato il corpo a terra del primo ladro, ha cercato di soccorrerlo e ha chiamato 118 e carabinieri.
Il proprietario dell’appartamento è un pensionato di 65 anni, Francesco Sicignano, che abita nella palazzina con la moglie, che dormiva con lui al terzo piano, il figlio e la nuora, che dormivano al primo. L’uomo, che al momento è interrogato dai magistrati della Procura di Monza in caserma, ha detto di essersi procurato l’arma dopo aver subito diversi furti in casa.
“Secondo i Carabinieri, un immigrato di 28 anni entrato in un appartamento a Vaprio d’Adda (Milano) per rubare, è morto per la reazione del pensionato aggredito, che si è difeso sparando. Il pensionato sarebbe indagato per eccesso di legittima difesa. Pazzesco: giù le mani da chi si difende! Se si trattava di un ladro morto ‘sul lavoro’, non mi dispiace più di tanto: se l’è andata a cercare”. Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.