Varese, foto d'archivio Ansa di un ospedale Varese, foto d'archivio Ansa di un ospedale

Varese, esposto contro chirurgo: insulti omofobi a un paziente durante intervento

“Ma guardate se io devo operare un frocio di m…a, sieropositivo del c….o! Si divertono e poi va cosa dobbiamo operare!”.

Queste le parole che un chirurgo dell’ospedale di Cittiglio (Varese) avrebbe pronunciato in sala operatoria durante un intervento ad un paziente già sedato, in presenza di altri medici ed infermieri.

Le sue parole sono state riportate da un suo collega in un esposto presentato nelle scorse settimane alla direzione ospedaliera, all’Asst Sette Laghi e al Tribunale del Malato di Varese.

Varese, l’esposto del collega del chirurgo. Ecco la sua ricostruzione

Secondo quanto si legge nel documento citato dalle agenzie Agi e Ansa, il professionista (che collabora anche con onlus in tutto il mondo), si sarebbe innervosito durante un intervento ricostruttivo senza alcuna apparente ragione.

L’agenzia Agi cita anche una parte dell’esposto:

“Durante l’intervento, cominciava a innervosirsi senza motivo apparente, nonostante il paziente reggesse bene l’anestesia generale, tanto da cominciare in modo gratuito e senza motivo a insultare il paziente che in quel momento era in anestesia profonda profferendo ad alta voce le parole: Ma guardate se io devo operare questo fro*** di mer** (….).

Non è giusto che in questo periodo di emergenza debba perdere tempo per operare questi froci”.

Alla sequela di insulti, un altro chirurgo presente, si legge nell’esposto, ha risposto: “Mi scusi, io sono frocio, ha problemi con i froci?”, venendo poi cacciato dalla sala operatoria.

Infine, sempre durante l’operazione, il chirurgo si sarebbe lamentato delle attrezzature:

“Tutto questo è colpa di quel figlio di p…….a del direttore generale che non ci compra lo strumentario, quel c…..ne leghista di merda!”. (Fonti: Agi, Ansa).

Gestione cookie