Varese, l’italiano e il marocchino che violentano una ragazza in treno e poi una alla stazione

Due aggressioni brutali, due donne ventenni violentate, colpite mentre sole stavano tornando a casa, entrambe in provincia di Varese. Queste le accuse nei confronti di due giovani, un italiano e un marocchino irregolare in Italia. La prima ragazza violentata su un convoglio Trenord della tratta Milano Cadorna – Varese Nord, la seconda all’interno della stazione di Venegono Inferiore. Fondamentali per le indagini le testimonianze delle due ragazze aggredite e di un capotreno.

La ragazza violentata in treno a Varese

Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Procura di Varese la prima ragazza è stata aggredita sul treno poco prima che scendesse dal convoglio. Bloccata e strattonata, costretta a subire uno stupro e rapinata di quanto aveva nella borsa. Salvata solo dall’arrivo del capotreno, il quale ha messo in fuga due violentatori e dato l’allarme. Sempre i due sono accusati di aver aggredito una seconda giovane, pochi minuti dopo e proprio all’interno della sala di attesa della stazione, dove il capotreno li ha visti fuggire. In questo caso però, la ventiduenne dopo aver subito alcune molestie è riuscita a divincolarsi e gridare, mettendo in fuga i due malviventi.

La situazione delle due ragazze

Le due ragazze, comprensibilmente scioccate e tramortite, sono ora all’ospedale Dal Ponte di Varese, medicate e supportate. Tutte e due hanno poi voluto parlare immediatamente con le forze dell’ordine, a cui hanno fornito una dettagliata descrizione dei loro aggressori. Immediatamente diramata dalla Polizia di Stato che, unitamente alla Polfer, è intervenuta sulla prima delle due violenze, e ai carabinieri che invece sono intervenuti sulla seconda.

I carabinieri hanno bloccato tutti e due i presunti stupratori, all’interno di un appartamento dove era in corso una festa. A chiamare il 112 sono stati i condòmini, disturbati da schiamazzi e musica ad alto volume. Quando i militari sono arrivati li hanno bloccati e identificati come i possibili autori delle violenze sessuali. Portati in caserma, a quanto emerso sono stati riconosciuti sia dalla vittima di stupro sia dal capotreno e altri testimoni. Le indagini proseguono per stabilire l’esatta dinamica dei fatti.

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