Varese: “Non voglio essere servita da un negro”. Bari, ragazzino aggredito: “Ti facciamo diventare bianco”

Varese: "Non voglio essere servita da un negro". Bari, ragazzino aggredito: "Ti facciamo diventare bianco"
Varese: “Non voglio essere servita da un negro”. Bari, ragazzino aggredito: “Ti facciamo diventare bianco”

ROMA – In poche ore due episodi di gretto razzismo ai danni di persone di colore. Succede a Varese, dove una donna ha insultato un cassiere di supermercato pretendendo di “non voler essere servita da un negro”, prima di dare in escandescenze. Succede a Bari, dove un gruppo di ragazzini ha aggredito un coetaneo con la schiuma da barba per farlo “diventare bianco”. 

Varese, “non voglio essere servita da un negro. Non mi va proprio”. Così una cliente 40enne ha lasciato la spesa sul nastro trasportatore della cassa di un supermercato Carrefour di Varese ed è tornata fra le corsie pur di non dover interagire con il cassiere di colore che in quel momento (le 12.30 di giovedì scorso) era l’unico a cui i clienti potevano rivolgersi. A raccontare l’episodio è oggi il quotidiano La Prealpina. “Alla fine – spiega al quotidiano il 28enne che da oltre dieci anni vive e lavora nel Varesotto – la signora ha continuato con gli insulti, pretendendo di essere servita da italiani; e quando ha sentito che io e la collega stavamo per chiamare i carabinieri, ha lanciato con rabbia verso di me le lattine di birra che aveva intenzione di acquistare, andandosene in tutta fretta”. I dirigenti del punto vendita hanno presentato denuncia, consegnando ai carabinieri le registrazioni delle telecamere del supermarket.

Bari, “sei nero, ora ti facciamo diventare bianco”. Queste le parole che un gruppo di ragazzini ha rivolto a un bimbo di otto anni, figlio di un’italiana e un ivoriano, per poi spruzzargli addosso con lo spray schiuma bianca. E’ accaduto in un paese in provincia di Bari. A raccontare la vicenda, che è stata pubblicata dalla edizione barese di Repubblica, è stata la mamma del piccolo, che ha deciso di non presentare una denuncia formale alle forze dell’ordine perché pensa che la cosa migliore sia quella di tentare di sensibilizzare le persone su un tema come questo.

Il piccolo è nato in Italia come i ragazzi che lo hanno aggredito e inseguito per strada spruzzandogli addosso la schiuma bianca. Sono di poco più grandi e lui li conosceva. L’episodio si è verificato mentre il ragazzino era per strada e stava raggiungendo il posto di lavoro della madre. Camminando ha notato il gruppetto di ragazzi che stava imbrattando con la schiuma le auto parcheggiate per strada. Ha cercato di convincerli a smettere ma a quel punto loro si sono rivolti contro di lui inseguendolo e gridandogli in dialetto: “sei nero ora ti facciamo diventare bianco”.

Lo hanno raggiunto e gli hanno spruzzato addosso la schiuma bianca. Terrorizzato, il piccolo è poi riuscito a raggiungere la mamma al lavoro. “Era spaventatissimo – ha racconto la donna a Repubblica – lo hanno anche rincorso dicendogli che ‘bianco è meglio che nero'”. “Ci sono volute ore per calmarlo – aggiunge – e lui tende anche a giustificarli perchè gli hanno detto che bianco è meglio che nero”. La donna racconta che il piccolo aveva subito un altro episodio spiacevole in passato, questa volta a scuola, tanto che lei aveva dovuto fargli cambiare istituto.

I compagni di classe incuriositi dai suoi capelli che sono molto ricci, avevano cominciato a tagliargli delle piccole ciocche, e la cosa era diventata sempre più frequente tanto che il bambino tornava a casa con degli spazi vuoti in testa. La mamma aveva segnalato la cosa alla maestra che aveva minimizzato: “ne ha tanti di capelli, gli ricresceranno”. La situazione era diventata sempre più pesante, tanto che il bambino non voleva più andare a scuola. Per questo la donna era stata costretta a fargli cambiare istituto, riportando la serenità nella vita del piccolo.

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