Vaticano, “bus Roma Cristiana con doppia targa”. L’accusa della polizia

La polizia giudiziaria di Roma avrebbe scoperto almeno quattro bus del Vaticano con doppia targa (Foto Lapresse)
La polizia giudiziaria di Roma avrebbe scoperto almeno quattro bus del Vaticano con doppia targa (Foto Lapresse)

ROMA – A Roma i vigili dichiarano guerra ai bus del Vaticano... con doppia targa. I pullman che al pomeriggio trasportano i turisti in giro per la città, infatti, di mattina svolgono attività istituzionale, sottolinea il Messaggero che dà la notizia.

Questi bus hanno la targa della Città del Vaticano, ma risultano immatricolati anche con targa italiana, registrata alla Motorizzazione civile.

Scrive il Messaggero:

La mattina accompagnano persone nei giardini che si trovano all’interno del Vaticano; il pomeriggio fanno lo stesso giro degli Open Bus dell’Opera Romana Pellegrinaggi e Roma Cristiana per le vie della città. In questo caso i turisti quando salgono mostrano al conducente lo stesso ticket delle associazioni religiose. Ma la cosa ancora più curiosa è che i pullman hanno un libretto di circolazione della Città del Vaticano e, in copia, anche quello italiano.

E non è finita qui: sulla carta di circolazione risulta che questi pullman dovrebbero svolgere “attività istituzionale”, quindi non commerciale-turistica (“come si fa a portare a spasso i turisti su un mezzo targato SCV?”, si lascia scappare un altro autista di pullman).

La pratica, riporta sempre il Messaggero, sarebbe emersa martedì 30 ottobre durante i controlli della polizia giudiziaria. Dal numero di telaio dei pullman è venuto fuori che per la motorizzazione civile italiana uno dei pullman risulterebbe addirittura adibito a Ncc (cioè Noleggio con conducente) e un altro al trasporto pubblico.

Dopo questi controlli gli agenti

invieranno oggi una informativa alla Procura della Repubblica “per alterazione e falsificazione di targhe” e una segnalazione verrà inviata alla Guardia di Finanza, laddove “si ravvisi l’ipotesi di reato di evasione fiscale per lo svolgimento di un’altra attività non riconosciuta”. Tutti e quattro i pullman “incriminati” inoltre risulterebbero intestati a una società di trasporti di Palestrina di proprietà di un assessore comunale della cittadina dell’hinterland romano.

Anche se c’è da capire chi pagherà le multe.

Un altro particolare riportato dal Messaggero è che le targhe sarebbero tutte consequenziali, e tutti i bus sono adibiti a servizi istituzionali.  E al quotidiano di Roma gli agenti si lasciano sfuggire: “Per ora ne abbiamo trovati solo quattro con queste caratteristiche, ma gli accertamenti vanno avanti. Potrebbero essercene degli altri”.

 

 

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie