Bertone dai pm di Roma sui beni dei Salesiani: “Sono stato truffato”

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 10:55| Aggiornato il 30 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, è stato ascoltato giovedì pomeriggio per due ore, nella sede della Nunziatura Apostolica in Via Po, dai magistrati romani che indagano sulla presunta estorsione subita dai responsabili dei Salesiani in relazione all’eredità del marchese Gerini.

Lo scrive il Corriere della Sera. Bertone, riferisce il quotidiano, ha ribadito di essere stato truffato quando caldeggiò l’accordo extragiudiziale per chiudere la controversia che opponeva i nipoti del marchese alla Fondazione che porta il suo nome, erede di tutti i beni poi confluiti nella Congregazione salesiana. Il segretario di Stato, rispondendo al procuratore capo Giuseppe Pignatone e al sostituto Paola Filippi nell’ambito dell’inchiesta sul dissesto finanziario dell’ordine fondato da Don Bosco, sempre secondo quanto scrive il Corriere avrebbe anche confermato il nome del prelato accusato di aver preso ”mazzette” per coinvolgerlo nella trattativa, cioè don Manlio Sodi, presidente della Pontificia Accademia della Teologia.

L’audizione si è svolta nella sede diplomatica poiché, come prevede il codice di procedura penale in caso di deposizione di un capo di Stato o di un diplomatico, spetta a lui scegliere il luogo dell’incontro. Era presente l’avvocato Michele Gentiloni Silveri, che aveva trasmesso ai magistrati la richiesta del cardinal Bertone di rilasciare dichiarazioni a verbale.