Veltroni: "Gelli non era capo della P2, come Riina non era capo della mafia"

ROMA, 6 GIU – ''Non credo sinceramente che Gelli fosse il vero capo della P2, come non credo che i capi della mafia siano Riina e Provenzano: c'e' dell'altro che non abbiamo ancora capito. E poi questa è una storia che ci interessa perche' la P2 dal caso Moro è arrivata fino a qui''.

Walter Veltroni presenta il libro di Miguel Gotor ''Il memoriale della Repubblica" al teatro dei Servi a Roma e prende lo spunto per parlare di Berlusconi, suscitando qualche risata tra il pubblico.''C'e' stata una interessante intervista di Gelli poco tempo fa. Ha raccontato che Berlusconi presento' la domanda e gli inviarono un attestato di semplice 'Apprendista' visto che i gradi piu' alti li davano ai generali. Lui, ritenendo quel grado poco adeguato al suo status, l'ha restituita subito''.

Veltroni ha parlato a lungo del rapimento Moro e della complessa vicenda delle carte a cui e' dedicato lo studio di Gotor ma ha insistito sulla P2: se si ascoltano le dichiarazioni di Licio Gelli "ci si rende conto che ci sono molte similitudini con progetti politici ancora in corso. La P2 e'arrivata fin qui".

Per quanto riguarda il segreto di Stato sul delitto Moro, secondo Veltroni "ora che sono passati 30 anni, gli italiani hanno diritto di sapere che cosa sia effettivamente avvenuto durante i 55 giorni. Se c'e' un segreto di Stato sulle carte di Moro, magari anche legittimo, ora ad oltre 30 anni c'e' il diritto di sapere e di capire".

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