FIRENZE, 27 MAR – Le vendite calano, un agente di commercio si suicida. L'uomo, 60 anni, si e' inferto una coltellata alla gola davanti allo specchio del bagno nella sua abitazione di Figline Valdarno (Firenze). In famiglia tutti lavorano e non ci sono problemi economici ma lui da qualche tempo non riusciva piu' a vendere con le stesse quantita' di prima i prodotti per l'igiene personale in farmacie e negozi specializzati.
Un netto calo che ha fortemente ridotto i suoi guadagni -, cosi' hanno ricostruito la vicenda i carabinieri – e che gli ha determinato una depressione tale da condurlo al suicidio.
Per uccidersi ha aspettato che non ci fosse nessun familiare in casa, un appartamento situato nell'abitato di Figline. Dopo che la moglie e' uscita, si e' posizionato davanti allo specchio del bagno e si e' accoltellato mortalmente al collo. Ha usato un coltello trovato in casa. E' morto per emorragia, la procura ha disposto un'autopsia. Successivamente dalle testimonianze raccolte dai carabinieri e' dunque emerso che il lavoro di agente di prodotti personali per farmacie non andava bene. Minor acquisti da parte dei clienti, si sono tradotti in minori ordini per lui che riforniva una rete consolidata di punti vendita. E anche se la sua famiglia non ha debiti, ne' problemi economici, questo calo netto dell'attivita' commerciale lo aveva turbato. Da qualche tempo i familiari avevano notato che era taciturno e che soffriva di una certa stanchezza psicologica. Ma non al punto di pensare che si suicidasse.
Quando sono intervenuti sul posto, considerate le modalita' del gesto, i carabinieri hanno pensato ad un omicidio. Ma la casa in ordine, senza segni di lotta, e i racconti dei familiari hanno presto fatto orientare gli investigatori dell'Arma verso una ricostruzione legata al suicidio. Non e' comunque la prima volta che nella zona avviene un suicidio con queste modalita'. Qualche anno fa, sempre a Figline, in una strada, si era suicidata con una coltellata al collo una giovane donna.