Venezia con l’acqua alla gola, onda di marea ne arriva un’altra di 160 cm alle 10:30 VIDEO-FOTO

di Daniela Lauria
Pubblicato il 13 Novembre 2019 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA
Venezia si risveglia con l'acqua alta: attesa nuova super marea di 145 cm alle 10.20

Acqua alta a Venezia, una imbarcazione incagliata (Foto Ansa)

VENEZIA – Venezia si risveglia attendendo un’altra super-marea, di 160 cm, prevista alle 10.30 di oggi, mercoledì 13 novembre. Lo stesso Centro Maree che ha emesso un nuovo bollettino di allerta, è stato vittima della mareggiata record di ieri, che ha danneggiato le linee telefoniche, e per questo non è contattabile, se non con i canali Telegram Centro Maree Informa, Centro Maree avvisa, e il sito internet.

La prossima massima era stata inizialmente stimata a 145 centimetri, poi a 160. Alle 10 del mattino la marea si sta assestando attorno ai 150 centimetri. In mare il livello ha toccato i 160 cm e sta rapidamente calando. Per questa sera, alle 23.30, è previsto un nuovo picco di 120 centimetri.

Venezia potrebbe restare ancora per giorni ostaggio delle alte maree eccezionali. Il Centro maree, infatti, prevede altre massime su livelli molto alti. Per giovedì 14 novembre si stimano 130 centimetri, verso le ore 11, e 140 centimetri venerdì 15, sempre a metà mattinata.

Il centro storico della città ha un aspetto spettrale, dopo l’alta marea eccezionale di martedì sera che ha sfiorato la paurosa soglia dei 190 cm. Barche spinte dal vento nelle calli, pontili degli imbarcaderi distrutti, ovunque si vedono i segni della devastazione. La circolazione dei vaporetti è stata limitata agli imbarcaderi principali, mentre sono pochi i passanti, tra cui anche i turisti, che si avventurano tra le calli e i campi tutti ricoperti di acqua.

L’Unità di Crisi della Protezione Civile, attivata dal Presidente del Veneto Luca Zaia, parla di una sessantina di imbarcazioni danneggiate pesantemente.

Al terminal automobilistico di piazzale Roma la situazione è abbastanza ordinata, e il flusso di pedoni affolla ancora il ponte di Calatrava. Una volta però che ci si avventura nel cuore del centro storico, cominciano i problemi. Approdati agli imbarcaderi, a Rialto o all’Acccademia, i passeggeri dei vaporetti e si trovano davanti al nulla: il livello eccezionale della marea odierna non ha permesso la posa delle passerelle, per cui vanno avanti solo quelli che sono forniti gli stivali, o di galosce che vengono vendute per la strada.

Due persone sono morte martedì sera all’isola di Pellestrina: un anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, e un altro abitante dell’isola, trovato senza vita anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.

I danni in città sono pesanti: gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, tre vaporetti affondati, altre imbarcazioni alla deriva. Acqua alta anche all’interno della Basilica di San Marco: dal comando della Polizia municipale si apprende che tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica, nel momento di picco di marea, si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua.

In Calle delle Razze, vicino a piazza San Marco, è ancora incastrato un motoscafo spinto a terra da una tromba d’aria che martedì, verso mezzanotte, si è abbattuta sull’area marciana mentre infuriava la mareggiata. E’ stato proprio il vortice di vento a 100 km orari a fare una strage di gondole e altre imbarcazioni.

Tutte le scuole in città oggi restano chiuse. Anche la sede municipale di Ca’ Farsetti, affacciata sul Canal Grande, è rimasta isolata a causa della dalla marea.

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere l’incendio all’interno del Museo di Ca’ Pesaro, provocato dal malfunzionamento della cabina elettrica e nella notte i pompieri hanno già effettuato un centinaio di interventi e altre 120 richieste verranno evase durante la mattinata. Criticità si sono registrate anche lungo la costa da Venezia, fino al confine con Lignano (Udine). Molti i danni per il vento e le mareggiate. Numerosi gli interventi nei Comuni di Cavallino Treporti e Jesolo per alberi abbattuti. 

Per quanto riguarda la situazione elettrica si registrano problemi in numerose aree del litorale fino a Venezia. Gli operatori dell’Enel hanno lavorato tutta la notte. Al momento le situazioni critiche sono localizzate per problemi di bassa tensione.

Viene costantemente monitorata la situazione dei fiumi. C’è stata una rottura arginale sul fiume Lemene a Marano di Caorle. Nonostante le piogge non siano state particolarmente intense, Agno, Astico, Bacchiglione, Brenta e Monticano hanno superato la prima soglia ma, attualmente, grazie alle previsioni in miglioramento, sono in recupero. Il vento ha provocato parecchi problemi nelle zone di Treviso, Conegliano e nell’area del Montello si sono registrati numerosi interventi dei vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile per alberi abbattuti.

Fonte: Ansa, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev

 

Foto Ansa

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